DuckDuckGo: l’alternativa a Google e perché usarla
Google memorizza molti dei nostri dati personali: il web offre numerose alternative a "Big G", molto meno invadenti. Una di queste è DuckDuckGo.

Da più di dieci anni ormai il 90% delle nostre ricerche viene effettuato usando Google. Molti di noi hanno un dispositivo Android, sistema operativo di proprietà di Google. Molti di noi usano Google Chrome come browser sia sul proprio PC che sullo smartphone.
E questo, di per sé, non è un problema. Google, nella stragrande maggioranza dei casi, è di grande aiuto. Il problema è che in cambio di questa enorme facilità di utilizzo stiamo sacrificando la nostra privacy. Se cerchiamo “scarpe Lacoste” su Google e dieci secondi dopo apriamo un sito qualsiasi che contenga pubblicità, è molto probabile che in quei banner ci sia il link al sito della Lacoste dove acquistare scarpe.
Di esempi simili se ne potrebbero fare tanti altri, ma andiamo avanti. Google, come molti sanno, è anche la proprietaria (tra gli altri) di Gmail e YouTube. Inutile dire che ogni singola parola digitata su queste app verrà memorizzata per far sì che “Big G” abbia informazioni su di voi e sulle vostre abitudini. Google fornisce ai concessionari pubblicitari (molti dei quali di sua stessa proprietà, come il noto “Adsense”) informazioni sulla vostra cronologia di ricerche, di siti visitati, sulla vostra posizione.
Non è finita qui. Qualcuno può pensare che i risultati di ricerca siano imparziali e uguali per tutti. Sbagliato. Google personalizza anche i risultati di ricerca in base a quanto è stato cercato (e visitato) in precedenza. Ogni volta che si cerca qualcosa su Google, quest’ultimo ci mostra i siti che l’algoritmo considera più “compatibili” con noi. Ci sono diverse dimostrazioni di questa tesi: ricerche identiche fatte da account e dispositivi diversi davano, appunto, risultati totalmente differenti. Anche la “modalità incognito” non è sinonimo di privacy, a dispetto del nome.
Ripeto: qualcuno può trovare tutto ciò comodo. Qualcun altro no. Qualcun altro ha il diritto di pensare che la propria privacy sia importante. Qualcun altro può pensare che trasmettere i propri risultati di ricerca a un’agenzia pubblicitaria per ricevere annunci “su misura” sia fastidioso. Ecco perché si può fare a meno di Google tranquillamente. Come? Bastano due minuti di orologio.
Se si è da PC basta andare nelle Impostazioni del proprio browser e sostituire google.com con duckduckgo.com come motore di ricerca predefinito e come pagina iniziale.
Se sì è da smartphone basta andare sul Play Store (o App Store) e scaricare DuckDuckGo Browser. Dopo averlo installato si potrà anche inserire una barra di ricerca alla schermata principale del nostro smartphone.
Fatto ciò, si è “liberi” da Google. Le nostre ricerche non verranno memorizzate e non verranno usate per ricevere annunci pubblicitari su misura, com’è giusto che sia.
EDOARDO CIOTOLA