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Salvini a Napoli: “Alla camorra toglieremo anche le mutande”

Matteo Salvini visita Napoli per la seconda volta dall'inizio dell'anno e parla (anche) della lotta alla criminalità organizzata.

Per la seconda volta nel 2019, Matteo Salvini si reca a Napoli. La prima fu a gennaio, ad Afragola, quando il Ministro fu oggetto del famoso “baciamano” da parte di un uomo presente tra la folla.

 

Quest’oggi Salvini si è recato alla Prefettura di Napoli, a pochi giorni dall’arresto di Marco Di Lauro, uno dei latitanti italiani più pericolosi del passato recente. Momenti di tensione in pieno centro a Napoli tra le 12 e le 13: in piazza San Giacomo, infatti, alcuni “antagonisti” dei centri sociali, infiltrati nel corteo contro il cambiamento climatico, hanno provato a raggiungere piazza del Plebiscito per un “faccia a faccia” con Salvini. La polizia li ha bloccati: sono volate molte parole grosse e – per fortuna di tutti – solo poche manganellate contro i più esagitati.

 

Durante il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, il vice premier ha tracciato il bilancio degli ultimi sei mesi da Ministro dell’Interno. “La camorra, la mafia e la ‘ndrangheta sanno che al Governo ci sono nemici disposti a fare di tutto pur di portargli via anche l’ultimo paio di mutande. E’ una battaglia, al momento ci troviamo in un periodo felice. Hanno ricevuto diverse mazzate: abbiamo portato a termine numerosi arresti di camorristi nelle ultime settimane”. Poi parla più nello specifico di Napoli: “Da dicembre e gennaio abbiamo inviato 200 agenti in più. La pianta organica per la Questura di Napoli è prevista a 600 agenti in totale da aggiungere. Non facciamo miracoli, ma questa è la risposta a chi ci chiede cosa stiamo facendo”. Sempre parlando del capoluogo campano, Salvini spiega che molto presto ci sarà l’abbattimento della “vela Verde” di Scampia. “Ad aprile sarà un periodo complicato ma se troverò due ore sarò orgoglioso di assistere”.

 

In chiusura si parla della strage di questa notte in Nuova Zelanda, dove un suprematista bianco ha ucciso quasi 50 persone all’interno di una moschea: “Qualcuno dice che sono io il responsabile? Roba da TSO. Non riesco a capire come giornalisti e politici riescano a tirare in ballo me per questo episodio. Fascismo e comunismo fanno parte del nostro passato, non del nostro futuro. L’unico estremismo che andrebbe seriamente attenzionato è quello islamico”.

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