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In carcere il latitante Raffaele Afeltra

Raffaele Afeltra finisce in carcere: si era reso protagonista di estorsioni ai danni di vari imprenditori della provincia di Napoli.

Era latitante dal 5 dicembre scorso, da quando a seguito della cd. operazione “Olimpo” venne tratto in arresto il noto imprenditore stabiese Adolfo Greco nonché altre 13 persone, presunti appartenenti a quattro diversi clan operanti tra i Monti Lattari e l’area stabiese. I soggetti in questione sono accusati di vari episodi estorsivi, tra cui quello a carico dell’ imprenditore agerolese Giuseppe Imperati, titolare del caseificio “La Goccia Bianca” di Agerola.

 

Raffaele Afeltra detto “o burraccion” si è costituito venerdì scorso, presso il carcere di Siena dove pare sia detenuto un altro affiliato al medesimo clan Afeltra – Di Martino.

 

Troppo alta la pressione delle forze dell’ordine sul territorio e sui familiari o forse una scelta concordata con altri soggetti già raggiunti dalla misura cautelare della DDA di Napoli?

 

Il Riesame, infatti, aveva già rigettato la scarcerazione per Afeltra e per altri soggetti indagati, che a breve potrebbero essere rinviati a giudizio, salvo ulteriori clamorosi sviluppi che potrebbero emergere dall’ analisi delle copiose intercettazioni telefoniche ed ambientali ancora al vaglio degli inquirenti. Finora sono già emersi rapporti tra alcuni indagati e noti esponenti politici locali e nazionali.

 

Sembra che la DDA abbia aperto un autonomo fascicolo d’indagine per approfondire i rapporti tra politica e camorra in varie pratiche ed appalti in atto sul territorio.

 

Continueremo ad aggiornarvi sulla vicenda.

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