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Venezuela, la situazione si fa sempre più complicata

Novità poco confortanti dal Venezuela: il golpe fallisce, Maduro resta al comando. Ma gli Stati Uniti non ci stanno e controbattono.

La crisi in Venezuela rischia di diventare crisi planetaria dopo la morte di un ventiquattrenne ad Aragua e la diffusione di un video su Twitter con i manifestanti che marciano portando il corpo del ragazzo. Gli Usa tuonano:”Se necessario, intervento militare”.

 

Nicolas Maduro si riprende la scena della crisi venezuelana e alla tv di stato dichiara ufficialmente che è fallito il golpe delle forze imperialiste. Il leader chavista aveva stupito tutti gli osservatori internazionali disertando i mezzi di comunicazione e limitando la sua presenza mediatica a un singolo tweet, il primo vero segno di una resa possibile? Assolutamente no, Maduro resta ancora saldamente al comando, questo è il messaggio. “L’opposizione voleva provocare l’intervento yankee nel nostro paese, ma li abbiamo respinti ancora una volta”, esulta il leader chavista in quella che alla fine risulterà come la studiata risposta al video postato all’alba dal suo rivale Guaidó per lanciare “l’assalto finale contro l’usurpatore”.

Gli USA tramite il proprio segretario di Stato Mike Pompeo dichiarano che il presidente Donald Trump è pronto, se necessario, a far intervenire l’esercito americano: “Un intervento militare è possibile. Se sarà necessario, sarà quello che gli Stati Uniti faranno”.

La risposta da parte del Cremlino non si lascia attendere e il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov dichiara: “Le interferenze statunitensi nelle questioni interne venezuelane sono una palese violazione del diritto internazionale e ulteriori aggressivi passi creeranno una situazione gravida di pericolose conseguenze.

Juan Guaidò ha detto che, dopo la mobilitazione di massa di ieri, oggi continueranno le proteste “con più forza che mai” in tutto il Paese contro il governo del presidente Nicolas Maduro. “Oggi continuiamo”, ha scritto su Twitter Guaidò, condividendo le informazioni sui 15 principali punti di concentrazione delle proteste che si terranno oggi a Caracas. “Andiamo avanti con più forza che mai, Venezuela”, ha aggiunto.

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