Europee 2019, il confronto con il 2014. La crescita spaventosa della Lega al Sud
Sono cambiate diverse cose tra il 2014 e il 2015: in primis le preferenze della Lega al Sud.

C’è chi dice che l’Italia non cambia mai. Sotto certi aspetti si può anche essere d’accordo con questa generalizzazione, ma sotto l’aspetto politico nel nostro paese le cose cambiano spesso e anche in maniera radicale.
Come tutti dovrebbero sapere, il 26 maggio si voterà per rinnovare il Parlamento Europeo.
Siamo in piena campagna elettorale, come dimostrano i sempre più frequenti comizi e ospitate televisive degli esponenti politici.
Oggi ci concentreremo sulle differenze con le ultime elezioni europee di cinque anni fa.
Da regolamento nel nostro paese ci sono cinque circoscrizioni separate con i relativi candidati: nord-ovest, nord-est, centro, sud e isole (Sardegna e Sicilia).
Dal momento che la Campania fa parte della circoscrizione meridionale, diamo uno sguardo ai risultati del 2014 per quanto riguarda il Sud.
Cinque anni fa trionfò in maniera evidente il Partito Democratico, che nelle regioni del Sud raccolse esattamente il 35% dei voti. Seguì il Movimento 5 Stelle con il 24%. Pochi punti in meno per Forza Italia, che ottenne il 22,2% di preferenze. Guadagnarono infine un seggio a testa la coalizione del Nuovo Centro Destra con l’Unione di Centro e “L’altra Europa con Tsipras”.
Non vi sembra che manchi un partito importante? Ebbene sì, la Lega (che allora si chiamava ancora “Lega Nord”) cinque anni fa al Sud ottenne una percentuale molto simile a quella di CasaPound alle ultime elezioni politiche: lo 0,8%.
Come detto a inizio articolo, il panorama politico italiano può cambiare radicalmente nel giro di pochi anni.
Oggi, stando ai sondaggi, il PD può ritenersi soddisfatto nel caso in cui riuscisse a raccogliere la metà dei voti rispetto alla precedente tornata elettorale. Il partito guidato da Zingaretti è dato al 22% a livello nazionale e al 15% al Sud da alcuni sondaggi recenti: una percentuale dimezzata rispetto al 2014.
Il Movimento 5 Stelle è un’incognita: molti sondaggi lo danno tra il 2o e il 25% a livello nazionale. Al Sud, da sempre generoso verso il partito di Di Maio, si potrebbe anche portare a casa un risultato migliore rispetto al 24% ottenuto nel 2014.
Forza Italia ha perso molta popolarità rispetto al 2014. A livello nazionale i sondaggi parlano di 9%, motivo per il quale difficilmente al Sud supererà il 15%.
E la Lega? Secondo gli ultimi sondaggi il partito di Salvini a livello nazionale potrebbe superare il 30%. Una percentuale che per forza di cose non coincide con quella prevista per il Sud. Ma secondo molti il Carroccio al Meridione raccoglierà almeno il 20% di preferenze.
Un cambiamento evidente, se consideriamo che cinque anni fa non raggiunse nemmeno l’1%.
Una conclusione importante: allo stato attuale delle cose ci sono circa 9 milioni di italiani indecisi, che non hanno espresso una loro opinione in merito. Considerando che gli aventi diritto sono quasi 50 milioni, stiamo parlando quasi di un quinto della forza elettorale nazionale. Numeri che, come si suol dire, “spostano gli equilibri”.
EDOARDO CIOTOLA