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Napoli, il debutto in consiglio comunale di Viraj Prasanna, che non parla l’italiano

Debutta nel Consiglio Comunale di Napoli Viraj Prasanna, il Consigliere Aggiunto che rappresenterà le Comunità straniere in città ma che non spiccica una parola di italiano

Debutta nel Consiglio Comunale di Napoli Viraj Prasanna, il Consigliere Aggiunto che rappresenterà le Comunità straniere in città ma che non spiccica una parola di italiano. Originario dello Sri Lanka, Prassana avrà diritto di parola ma non di voto (è come invitare qualcuno a cena e dirgli guarda ma non toccare) e percepirà un gettone di presenza.

 

L’ intervista in cui risponde solo con risposte del tipo “molto piace” lascia trapelare più di qualche perplessità sul suo ruolo. Ha vinto le elezioni a consigliere aggiunto del Comune di Napoli. Sarà lui il consigliere aggiunto che rappresenterà tutte le comunità straniere che vivono nel capoluogo. Questa figura è stata istituita nel regolamento di Palazzo San Giacomo. Dovrebbe essere simbolo di integrazione, ma come può esserlo se non parla né comprende l’italiano? Questo è il grande punto interrogativo che campeggia su Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, dal 24 luglio scorso, data in cui è stato eletto il “consigliere aggiunto” in rappresentanza delle comunità straniere nel Comune partenopeo. Fin dall’inizio è parso un pesce fuor d’acqua, dato che ha subito mostrato grosse difficoltà con la lingua italiana.

 

Questa è l’ennesima sciocchezza della Sinistra partenopea nel vano tentativo di accaparrarsi qualche voto sperperando il denaro pubblico (dato che i gettoni di presenza saranno pagati dal comune di Napoli) e sfruttando la questione immigrazione. La decisione del Sindaco De Magistris di cooptare in Consiglio un rappresentante delle comunità straniere bandendo elezioni tra gli extracomunitari, si presenta in tutto il suo “falso buonismo”, scoprendosi un’operazione del tutto inutile, nel momento in cui il delegato non riuscirà a sostenere le pretese di alcuno, non conoscendo la lingua e, di conseguenza, non potendo comprendere alcuna discussione consiliare, alcun atto.

 

A mio parere la vera vittima è il povero Cingalese, sfruttato dai potenti della sinistra, il quale viene insignito di una carica che difficilmente potrà svolgere. Spero vivamente che si inizi a pensare concretamente al bene dei cittadini e non a queste sciocchezze fatte per buttare fumo negli occhi alla popolazione.

MASSIMILIANO CUOMO

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