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Palazzetto dello Sport, una gestione che desta molte perplessità

La nuova gestione del Palazzetto dello Sport non è tutta rose e fiori, per usare un eufemismo. Ecco le nostre perplessità:

Il ripristino del Palazzetto dello Sport ad Agerola fu festeggiato in pompa magna e sembrò una grandissima vittoria per tutti i cittadini agerolesi, ma a meno di un anno dalla riapertura appare sempre di più una vittoria di Pirro. Dopo una serie di lamentele, alcune pubbliche altre private, da parte dei cittadini riguardo la gestione dell’impianto, sembrava d’obbligo fare un piccolo riassunto della situazione.

 

Tutto ebbe inizio con le prime lamentele relative ai prezzi: 70 euro al mese con accessi illimitati non è una cifra altissima, ma l’assenza di sconti per chi volesse iscriversi per tre, sei o dodici mesi è discutibile; così come sono discutibili i 20€ pagati per le tessere “per i tornelli” (mai installati) e “per la doccia” (utilizzabile liberamente), ma va bene basta che funzioni; poi l’arredamento estremamente essenziale, seppur nel bando di gara fosse presente l’obbligo di arricchirlo, ma va bene basta che funzioni; l’assenza totale di un bar che vendesse bevande o anche solo di un semplice frigorifero per placare la sete degli atleti; poi le richieste economiche folli fatte alle associazioni sportive dilettantistiche che hanno scoraggiato molte associazioni locali a svolgere le proprie attività, ma va bene basta che funzioni; la quasi totale assenza di personale (in certi orari va tolto il “quasi”) in piscina che non rende le attività molto sicure, ma va bene basta che funzioni; la gestione del centro sportivo di San Lazzaro, sulla quale potremmo aprire un discorso infinito, ma ci limiteremo a riportare solo alcuni problemi a nostro avviso più gravi: il campo somiglia a una strada poco asfaltata, tra una partita e l’altra vengono offerte le stesse casacche della partita precedente con tanto di sudore e aroma inebriante prodotto dall’atleta che le ha utilizzate prima, assenza di registratore di cassa, personale in nero e via discorrendo, ma va bene basta che funzioni;

 

Negli ultimi giorni arriva la ciliegina sulla torta:

Questa è la comunicazione ufficiale della società la quale erudisce la popolazione della chiusura della piscina ad agosto. Ma non doveva restare aperta per offrire una specie di solarium alla popolazione? Concludiamo dicendo sarebbe compito dell’amministrazione vigilare sul corretto e legale funzionamento della struttura dal momento che è pubblica. 

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