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Il parlamento dei rappresentanti non rappresentanti

Il parlamento dei rappresentanti non rappresentanti. Elezioni subito, questa è l'unica soluzione non egoistica per il bene dell'Italia.

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Il parlamento dei rappresentanti non rappresentanti. Elezioni subito, questa è l’unica soluzione non egoistica per il bene dell’Italia. La crisi di metà agosto ha evidenziato che per avere un governo duraturo e prolifero bisogna tornare alle urne. L’attaccamento alla poltrona da parte del M5S è sconcertante e per non perderla i grillini sono disposti a tutto, addirittura a fare il patto con il diavolo, ovvero quel Matteo Renzi che hanno sempre detestato e visto come sinonimo di vecchia e fallimentare politica.

 

Questo attaccamento ossessivo da parte dei pentastellati alla poltrone, la quale per la maggior parte è stata ottenuta senza sapere cosa sia veramente la politica fatta tra la gente ma solo grazie alla propaganda di Grillo e alla non politica di alcuni che faticano a farsi da parte. Come titolavo, il Parlamento si può definire dei rappresentanti non rappresentanti perché è assurdo vedere un parlamento che non rispecchia la volontà di nessuno; la Lega, la quale detiene la maggioranza dei consensi dell’opinione pubblica, ha le mani legate in Parlamento e in Senato, ma la cosa più sconcertante è la situazione all’interno del PD: la maggior parte degli elettori dem sta con Zingaretti e Calenda, e nonostante di Renzi non ne vogliano nemmeno sentir parlare, in Parlamento e al Senato la maggior parte degli esponenti eletti sono Renziani e quindi rappresentanti ma non rappresentanti degli elettori PD, continuando con il gioco di parole.

 

Lega, Zingaretti, Calenda, Fratelli d’Italia e Forza Italia vogliono tornare alle urne. È chiaro che le urne spaventano Renzi in quanto rischia seriamente di scomparire (me lo auguro con tutto il cuore), come è anche chiaro che spaventano i pentastellati che rischierebbero concretamente di dimezzare i propri eletti, ma spero che quest’ultimi non vendano l’anima per salvare il diavolo. Spero nel buonsenso di tutti e che si vada al voto al più presto e che il popolo possa finalmente eleggere il proprio premier e il proprio governo, perché il popolo viene prima delle poltrone, prima degli inciuci e prima di tutto.

MASSIMILIANO CUOMO

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