I navigator campani iniziano lo sciopero della fame contro De Luca
Non si sblocca la situazione navigator: oggi parte lo sciopero della fame e continua la protesta contro Vincenzo De Luca, che ne ha bloccato l'assunzione.

Il mese di agosto sta per finire tra crisi di governo successive alle dimissioni del premier Conte, e tra discussioni di un presunto “Governo giallo-rosso” come successione a quello Giallo-verde. Passa il tempo ma il problema dei navigator campani rimane.
A partire da oggi 471 uomini e donne che hanno vinto il concorso nella nostra regione inizieranno un simbolico sciopero della fame. La protesta è indirizzata al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha bloccato la loro assunzione. A partire da questa mattina alcuni dei 471 vincitori del concorso protesteranno anche davanti alla sede della Regione Campania nel centro di Napoli. “De Luca è venuto meno all’accordo sottoscritto nella conferenza Stato-Regioni, rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale con Anpal Servizi, contraddicendo due principi costituzionali: il diritto al lavoro e all’uguaglianza”, ha spiegato un portavoce.
Nel mese di luglio nella maggior parte delle regioni italiani è cominciata la fase 2: quella della stipula delle convenzioni regionali. In Campania, come detto, è ancora tutto fermo. Tra l’altro quella governata da De Luca è la regione italiana che ha visto assegnarsi il blocco più consistente di navigator: 471 in totale.
De Luca ha parlato dell’argomento a luglio, spiegando che “in Campania ci sono altre priorità, come i 3.700 precari Isu. L’assunzione dei navigator è un provvedimento di assistenza ai navigator stessi. Questi giovani faranno due anni di formazione e poi andranno a casa. Dico di no alla creazione di un nuovo serbatoio di precari, sono porcherie politiche”, queste le parole pronunciate più di un mese fa.
I navigator hanno ufficialmente iniziato oggi lo sciopero della fame, chiedendo di essere trattati come i vincitori di concorso di tutte le altre regioni italiane. Il Movimento 5 Stelle, nella figura di Valeria Ciarambino, spiega che senza la regolarizzazione dei navigator anche i tanti percettori del Reddito di Cittadinanza residenti in Campania non riusciranno a trovare un lavoro come previsto dal regolamento della misura assistenziale.