Parcheggi ad Agerola: si può fare di meglio
Ritorniamo sulla questione parcheggi già affrontata in passato. Alcune problematiche rimangono evidenti, nonostante l'estate sia ormai finita.

L’estate ormai volge al termine ma alcune problematiche non conoscono la parola fine. Molti residenti e non lamentano da inizio estate, come ogni anno, la difficoltà di parcheggiare la propria auto senza correre il rischio di essere multati. I posti auto a disposizione sono oggettivamente pochi, soprattutto in alcune zone di maggiore affluenza e cruciali per l’economia locale.
Il medioevale sistema del disco orario, ormai quasi un’esclusiva di Agerola a livello nazionale, non aiuta di certo; costringe anzi moltissime persone a correre freneticamente per cambiare l’orario. Il che, dettaglio non trascurabile, non è lecito, in quanto la legge prevede che al termine dei fatidici 30 minuti l’auto vada spostata. Eppure questa è l’unica pratica possibile per sostare qualche minuto in più senza incombere in sanzioni.
Le più moderne strisce blu renderebbero sicuramente l’intera questione parcheggio meno complicata, oltre a rimpinguare le casse comunali. Qualche mese fa l’Amministrazione Mascolo introdusse l’argomento in un Consiglio Comunale, salvo poi non tornarci nuovamente, almeno fino a oggi. Per il 2019 appare pressoché certo che non ci saranno novità fattuali in tal senso.
Ma quello che più rende perplessi è la questione parcheggio a San Lazzaro, in quanto nelle zone dei famosi 30 minuti vi è una vera e propria caccia all’uomo per il controllo dei dischi orari. Al contempo il parcheggio libero diventa sempre più un cimitero per elefanti: da diversi mesi vi giacciono auto incidentate e con targa straniera.
La novità assoluta, però, sono i camper che oltre a occupare spazio aggirano il pagamento della tassa di soggiorno. Già avevamo denunciato la presenza di un camper nel parcheggio a inizio estate. La presenza dei mezzi in questione, che occupano illecitamente un suolo pubblico destinato al parcheggio di automobili, è una grave ingiustizia, in quanto oltre a creare un disagio alle persone in cerca di un posto per lasciare la propria auto, è un modo elegante per non pagare la tassa di soggiorno o il costo della sosta presso i luoghi destinati al parcheggio di queste “case su ruota”.
Un altro problema da non sottovalutare è che ignorando i camper e limitandosi ad aspettare che vadano via dopo qualche giorno si ospitano persone di cui non si conosce l’identità e la cosa potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei cittadini.
Esortiamo gli addetti ai lavori a risolvere questa situazione e gli rivolgiamo anticipatamente i nostri ringraziamenti.