Sarà di nuovo colpa della pioggia?
La pioggia tornerà anche lei inesorabilmente e ci auguriamo che l’emergenza vissuta pochi mesi fa non diventi di nuovo quotidianità.

Sono passati molti mesi dallo smottamento della strada provinciale, unico collegamento del nostro paese con il resto del mondo, eppure da pendolare che si sposta tutti giorni per andare al lavoro mi chiedo se sia normale che ancora esistano transenne che limitano il passaggio su questa strada cosi fondamentale per Agerola. Ve lo confesso: sono preoccupata e anche un po’ meravigliata; certo nell’emergenza i lavori sono stati celeri e chi li ha svolti ha messo impegno e determinazione per realizzare il meglio che poteva in quelle condizioni.
Ma il tempo inesorabile passa come la bella stagione e penso che tutti ci aspettavamo il consolidamento dei lavori e la scomparsa sia delle transenne che del divieto di transito (quasi mai rispettato) per i mezzi pesanti: la pioggia tornerà anche lei inesorabilmente e spero che l’emergenza non diventi di nuovo quotidianità.
A questo punto non sarà più possibile nemmeno imputare di nuovo alla fatalità di un clima eccessivamente piovoso una ulteriore impraticabilità della strada, come non si può non rimanere basiti rispetto al fatto che ancora una volta la reazione all’emergenza diventi l’unico intervento su una strada che anche agli occhi di un cittadino incompetente come me sembra necessiti di interventi ben più strutturati e soprattutto celeri.
Al di là dei giochi sulle responsabilità credo sia eticamente corretto pensare che garantire la sicurezza e la tutela di cittadini e turisti sia un dovere imprescindibile per tutti gli enti che hanno competenza e titolo ad agire sul monitoraggio e sulla manutenzione del nostro territorio.
Un proverbio africano dice che le parole buone sono come la pioggia che bagna il terreno e io ho la certezza di aver detto con bontà quello che penso sperando che anche nel nostro caso la pioggia sia solo portatrice di fertilità.
MARIA MICHELA ACAMPORA