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Verso le Regionali, la situazione in Campania

Ogni giorno che passa ci avvicina alle elezioni regionali del 2020. Per il momento non c’è una data ufficiale. 4 anni fa si votò il 31 maggio, nel 2010 invece il 31 marzo.   La sempre più

Ogni giorno che passa ci avvicina alle elezioni regionali del 2020. Per il momento non c’è una data ufficiale. 4 anni fa si votò il 31 maggio, nel 2010 invece il 31 marzo.

 

La sempre più turbolenta situazione politica nazionale, chiaramente, avrà ripercussioni anche a livello regionale. La notizia della settimana è senza dubbio l’uscita di Matteo Renzi dal Partito Democratico. L’ex premier ha formato “Italia Viva”, un partito che secondo i sondaggisti per il momento avrebbe la preferenza di circa il 4% degli italiani. Questo secondo un sondaggio Ixè realizzato ieri. Si tratta comunque di un dato provvisorio e suscettibile di variazioni: allo stato attuale “Italia Viva” per l’elettore medio è solo “il partito di Renzi”, nei mesi a venire capiremo di più circa le proposte concrete a livello politico. Per quanto riguarda la politica locale, la domanda che ci poniamo è: il nostro sindaco Luca Mascolo rimarrà fedele al PD o seguirà Matteo Renzi, con cui è da anni in buoni rapporti, in questa nuova avventura? Una scelta non facile e da prendere relativamente in fretta, considerando che tra pochi mesi si vota e il nostro primo cittadino era stato dati tra i possibili candidati proprio nel PD campano guidato da De Luca. Metropolis oggi ipotizzava un trasferimento di Mascolo verso “Italia Viva”, mentre “il Corrierino” scrive esattamente l’opposto: “Il sindaco rimane nel PD”. Quel che è certo è che il nostro primo cittadino, per ora, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

L’alleanza PD – 5 Stelle si verificherà anche alle Regionali campane? La risposta, per il momento, è “no”. L’attuale presidente della Regione ha più volte massacrato mediaticamente il Movimento e gran parte dei suoi membri; da parte loro i grillini, da diverse settimane, ripetono “Mai con De Luca” come un mantra. Proprio come Salvini scrive “mai col PD” quasi in ogni post che pubblica sui social. È altrettanto vero che Di Maio aveva detto: “Io con il partito di Bibbiano con voglio avere nulla a che fare” e Zingaretti aveva affermato che “non c’era alcuna ipotesi di alleanza con il Movimento” pochissimi giorni prima della nascita del Conte bis.

E il centro destra? La Lega cerca di crescere anche a livello regionale. Alle Europee di maggio il partito di Matteo Salvini nella nostra regione ha superato per una manciata di voti il PD (419mila contro 417mila), mentre il 5 Stelle ha ottenuto quasi il doppio (740mila) dei voti dei due partiti sopracitati. Forza Italia si è dovuta accontentare del 13% e Fratelli d’Italia del 5,8. Resta da capire se il centro-destra si presenterà unito nel 2020 visto che a livello nazionale ci sono state diverse frizioni interne, specialmente durante l’esperienza del Governo del Cambiamento. In tal caso la vittoria non sarebbe un miraggio, visto che il PD da solo in Campania è forte ma probabilmente non al punto di battere un centro-destra unito. Si era parlato di un aiuto alla sinistra da parte di De Magistris ma sembra che il Sindaco di Napoli abbia rinunciato alla candidatura in Regione. Il M5S è da sempre forte in Campania ma rischia di subire lo stesso calo che ormai da diversi mesi sta attraversando a livello nazionale.

 

Insomma, bolle tanto in pentola ma la politica italiana (non solo quella recente) ci ha abituati ad aspettarci qualsiasi cosa. Da qui alla primavera del 2020 può succedere di tutto. Allo stesso tempo, però, è certo che con l’arrivo dell’autunno inizierà la campagna elettorale e la situazione dovrà necessariamente essere più chiara per una questione di correttezza nei confronti degli elettori.

 

EDOARDO CIOTOLA

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