Sentiero degli Dei, un’estate positiva rovinata dai troppi incidenti
Sono circa dieci gli infortuni o piccoli incidenti di vario tipo occorsi sul Sentiero degli Dei in questo mese non ancora finito.

Settembre finora ci ha regalato tanto sole e bel tempo. Ad eccezione di un paio di giorni di pioggia, il nono mese dell’anno ad Agerola è stato positivo su quasi tutti i fronti. Le temperature gradevoli e i turisti italiani e stranieri presenti in buon numero hanno permesso alle nostre attività commerciali di lavorare a pieno regime.
Positivo su quasi tutti i fronti, dicevamo. Perché dall’inizio dell’estate a oggi c’è un dato oggettivo che rovina un po’ quanto detto di buono dell’estate 2019 ormai vicina alla conclusione: quello relativo agli infortuni e incidenti sul Sentiero degli Dei. In particolare a settembre c’è stata una concentrazione spaventosa di richieste di soccorsi. Sono circa dieci gli infortuni o piccoli incidenti di vario tipo occorsi sulla camminata che porta da Agerola a Positano in questo mese non ancora finito. Si dirà: sono cose che capitano ovunque. Che è un periodo particolarmente sfortunato. Indubbiamente il nostro Sentiero non è l’unico al mondo in cui si verificano cadute e infortuni. È altrettanto vero che molta gente, attirata dai commenti entusiastici (a ragione) di chi lo ha già percorso, crede che si tratti solo di una “lunga camminata” che porta nella Perla della Costiera Amalfitana. Ignorando quindi che è un percorso a tratti impervio, per il quale c’è bisogno di una preparazione fisica adeguata e soprattutto dell’abbigliamento adatto. Nel 2015, nel 2017 e nel 2018 si sono perfino verificati dei decessi.
Quanta gente vediamo in piazza a Bomerano incamminarsi verso il Sentiero con delle scarpe per niente adatte? Va da sé che i cartelli informativi messi a inizio percorso non siano del tutto efficaci e vadano migliorati, oltre che posizionati in più punti della città. Bisogna fare di più. A nostro avviso bisognerebbe mettersi in contatto con i proprietari delle innumerevoli strutture ricettive e far sì che informino in maniera dettagliata i loro ospiti dei rischi.
Alcuni avevano proposto un biglietto di ingresso. La proposta non è di facile realizzazione dal momento che il Sentiero si snoda sui territori di tre comuni e pertanto la cara e vecchia burocrazia italiana renderebbe molto difficile stabilire la ripartizione dei proventi. Ma un’eventuale “botteghino” permetterebbe anche di impedire l’ingresso a chi non ha le scarpe adatte. Ad ogni modo, volere è potere. Si spera che dall’anno prossimo l’informazione circa i rischi di quella che non è affatto una passeggiata aumenti e diminuiscano gli incidenti. Non dimentichiamo che gli interventi con elicottero sono straordinari e come tali vanno a gravare sulle tasche di noi cittadini.