Real Agerola, intervista al mister Biagio Coccia
Intervista all'allenatore dell'Under 19, Biagio Coccia. L'anno scorso allenava la prima squadra, quest'anno ha accettato la sfida di dirigere un gruppo più giovane e inesperto

Weekend in trasferta per il Real Agerola. La prima squadra sarà impegnata quest’oggi ad Angri (ore 15) contro il Deportivo Doria, mentre l’Under 19 lunedì alle 18 viaggerà fino ad Avellino per sfidare il CUS. Abbiamo intervistato l’allenatore dell’Under 19, Biagio Coccia. L’anno scorso il san lazzarese allenava la prima squadra, quest’anno ha accettato la sfida di dirigere un gruppo per naturali motivi più giovane e inesperto. Un incarico di maggiori responsabilità, dunque. Che Biagio ha accolto con entusiasmo.
Ciao Biagio! Dopo aver vinto un campionato con la prima squadra alla tua prima esperienza condita anche con la Final Four di Coppa Campania cosa si prova ad allenare degli adolescenti e in chi di loro rivedi il “piccolo” Biagio Coccia?
Quest’anno il mio ruolo è diventato molto più importante rispetto all’ anno scorso perché ho il compito, difficile, di educare a livello sportivo e sociale una bella parte della prossima generazione sportiva Agerolese. All’inizio qualcuno aveva parlato di “passo indietro” da parte mia andando ad allenare l’under 19, invece come la vedo io è un grosso passo avanti e sono onorato di allenare questo splendido gruppo dalle potenzialità immense che potrà dare lustro e soddisfazioni ad Agerola nel prossimo e lontano futuro. Per quanto riguarda i singoli posso dire con certezza di avere a disposizione tanti ottimi potenziali “calciatori” futuri. Rivedo in me quando giocavo, soprattutto a livello tattico, Marco Longobardi anche se, per fortuna, lui è molto più forte tecnicamente.
L’anno scorso questi ragazzi hanno vinto un campionato Under 17 con Armando Nastri in panchina. Pensi che quest’anno come Under 19 riuscirete nell’impresa di ripetervi?
Come dico spesso ai ragazzi quando parliamo, per me i 3 punti e il risultato vengono dopo. Qualcuno mi rimprovera di non avere una “mentalità vincente” ma l’obiettivo principale, in tutte le categorie, dovrebbe essere prima quello di divertirsi e crescere. Crescere sia come calciatori che come uomini. Solo allora a giugno potremmo dire di aver vinto. Con questo non voglio dire che il risultato non è importante, perché la vittoria è la base del divertimento, però non condivido il pensiero che la vittoria sia l’unica forma di successo, soprattutto in queste categorie dove i valori e gli obiettivi dovrebbero essere altri. Magari se ad Agerola si fosse ragionato sempre così nel corso degli anni ora ne avremmo potuto trarre solo benefici, ma non è mai troppo tardi per cambiare mentalità. Perché poi è stato dimostrato, sia nel calcio a 11 che nel calcio a 5, che sprecare risorse senza un progetto pianificato non serve assolutamente a niente. Soprattutto per questo ho deciso l’anno scorso di anticipare il mio addio al calcio giocato e rendermi utile in altro modo.
Quest’anno ci saranno molte più partite, visto che il campionato rispetto all’anno precedente presenta un numero maggiore di squadre e in più c’è la Coppa Campania. Come pensi di gestire la rosa sapendo che per merito molti di essi possono essere convocati anche in prima squadra?
Non mi preoccupa il numero delle partite, anzi più ne giocheremo più significa che saremmo arrivati lontano con gli obiettivi. In questo modo ci sarà ancora più spazio per tutti e tutti avremo più minuti per fare esperienza. Ci confronteremo con varie realtà della Campania nel corso della stagione e in ogni gara ci saranno spunti importanti per crescere come detto sia a livello sportivo che umano. Molti dei ragazzi saranno impiegati nel corso della stagione sicuramente anche con la prima squadra, e come l’anno scorso possono dare un buon contributo anche in serie D insieme ai “grandi”.
L’anno scorso il fattore casa è stato decisivo in prima squadra pensi possa essere importante anche a livello giovanile
Giocare al palazzetto è fantastico, soprattutto quando si riempie e il pubblico entra in partita è davvero un’arma in più. Sta a noi essere bravi a far sì che la gente ci supporti e soprattutto si diverta quando viene a seguire le partite. Ricordo l’anno scorso per le ultime partite fondamentali ci ha dato una grande mano e che emozione è stata essere lì nel rettangolo di gioco. L’auspicio per il futuro è che potrà essere teatro di palcoscenici sempre più importanti sia per il futsal che per l’Asd Agerola Basket (a cui rivolgo un grosso in bocca al lupo per la stagione che sta per iniziare) e il Volley Agerola (un saluto speciale all’amico Lello Pisacane).
Hai qualcosa da aggiungere?
Per concludere voglio fare gli auguri per una stagione ricca di successi a tutti gli atleti agerolesi e tutte le persone che ogni anno mettono a disposizione il loro tempo a beneficio della comunità portando avanti i sacri valori dello sport, sia esso il futsal, il calcio, il basket, il karatè e via dicendo. Inoltre un saluto e ringraziamento speciale va al carissimo Mario Donnarumma e a Giannicola Acampora che ogni anno permettono l’esistenza di questa realtà ormai fiore all’occhiello di Agerola tutta.
INTERVISTA REALIZZATA DA ALFONSO NACLERIO