Statale, la pioggia fa scattare l’allerta: lavori in corso tra Agerola e Gragnano
Dopo qualche mese, l'incubo di nuovi disagi alla circolazione sulla Statale torna a materializzarsi.

Dopo un ottobre insolitamente soleggiato e caldo, il mese di novembre sembra la replica di quello di maggio: la pioggia cade insistentemente da inizio mese, con pochi giorni di tregua.
Nel primo articolo pubblicato su questo blog, ormai più di 9 mesi fa, scrivemmo che la colpa della frana che bloccò la circolazione da Agerola in direzione Napoli era della pioggia.
Dopo qualche mese, l’incubo di nuovi disagi alla circolazione sulla Statale torna a materializzarsi. I temporali degli ultimi giorni non stanno certo facendo bene a quel fragile tratto di statale tra Agerola e Pimonte ancora “in riparazione”. La settimana scorsa abbiamo ricevuto alcune segnalazioni riguardanti ingegneri della Regione presenti in zona per effettuare alcuni rilievi.
In questo giorno di sole si è transitato regolarmente ma l’autunno durerà un altro mese e l’inverno arriverà tra circa trenta giorni. Fino ad aprile l’allerta resta massima.
Non si tratta di allarmismi creati da chi scrive questo articolo. La notizia è di poche ore fa: a Gragnano, sulla strada statale per Agerola, è stato attuato uno straordinario piano sicurezza. Nello specifico, a stretto giro, verranno spesi 12mila euro per il restyling dei muri, affinché le piogge non causino altri danni. Febbraio fu il mese peggiore per quanto riguarda la viabilità, che fu sospesa per alcuni giorni. Ancora oggi permangono restringimenti della carreggiata, una dimostrazione oggettiva che il problema non è del tutto risolto. Molti cittadini lamentano che sorpassare i camion è diventato ancora più difficile e pertanto il viaggio Agerola-Napoli e viceversa è più lento del solito. La burocrazia, da sempre, uccide l’Italia e siamo sicuri che anche i lavori in quel tratto siano fermi a colpa di qualche permesso mancante, di qualche carta ancora non firmata e via discorrendo. Ci auguriamo che l’ex mulattiera, il prima possibile, venga rinforzata e che il rischio dei crolli diventi un ricordo del passato. Siamo pur sempre a un battito di ciglia dal 2020 e il progresso tecnologico dovrebbe essere in grado risolvere anche certi problemi antichi.