Avvocati penalisti di tutta Italia in sciopero
Gli avvocati penalisti di tutta Italia incrociano le braccia. Da oggi fino a venerdì essi eserciteranno il diritto allo sciopero sancito dalla Costituzione.

Gli avvocati penalisti di tutta Italia incrociano le braccia. Da oggi fino a venerdì essi eserciteranno il diritto allo sciopero sancito dalla Costituzione. Il motivo? L’abolizione della prescrizione che, salvo novità dell’ultima ora, andrà in vigore dal 1° gennaio 2020. Si tratta di una misura voluta dal Ministro Bonafede, nell’ambito del decreto “spazza corrotti”. La riforma della prescrizione sostanzialmente abolisce quest’ultima: è previsto infatti lo stop della decorrenza dei termini dalla sentenza di primo grado di condanna. Da oggi fino a venerdì aule deserte, dunque, e processi rinviati alla prima data utile. Ne conseguiranno disagi per i cittadini, indubbiamente parlando, ma gli avvocati penalisti di tutta Italia sono compatti in questa battaglia a loro avviso importante, che ha il supporto anche di “numerosi esperti del settore e docenti universitari di diritto”, come affermano nel loro comunicato.
Direttamente dal comunicato, incolliamo un passaggio saliente:
Tali iniziative sono state l’occasione per presentare i risultati della recente ricerca condotta dalle Camere Penali italiane con l’ausilio dell’Istituto di ricerca Eurispes sulle vere ragioni della lunga durata dei processi in Italia. Nessuna attività difensiva contribuisce al tempo della prescrizione, i motivi dei rinvii e dei tempi morti tra le fasi processuali hanno tutti a che fare con le disfunzioni degli Uffici di Procura o degli organi giudicanti.
La prescrizione nel nostro ordinamento è indissolubilmente legata ai principi di presunzione di innocenza e di inviolabilità del diritto di difesa. Essa contribuisce a definire la funzione della pena ed è contrappeso alle inefficienze della macchina giudiziaria stabilendo un limite entro il quale deve intervenire la definitiva risposta di giustizia.
Insomma sarà una settimana di “stop alle attività” per le sezioni penali dei tribunali di tutta Italia. È una corsa contro il tempo: il 1° gennaio la riforma della prescrizione entrerà in vigore e, a meno di clamorose novità nel mese appena iniziato, dall’anno prossimo cambieranno molte cose a livello legislativo nel nostro Paese.