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Mazzata in arrivo per il Comune di Agerola

Si è appreso in consiglio comunale, che il Comune di Agerola è stato condannato dalla Corte di Appello a pagare la ingentissima somma di Euro 347.914,50.

⁹Nell’ultimo Consiglio Comunale di fine anno, all’ordine del giorno è spuntata una comunicazione del Sindaco, relativa ad una sentenza della Corte d’Appello civile di Napoli (n° 3855 del 4.6. 2019) in relazione alla quale il primo cittadino chiedeva ai consiglieri di votare il riconoscimento di un grosso “debito fuori bilancio”.

 

Di cosa si è trattato e cos’è un debito “fuori bilancio”?

In poche parole, si è appreso in consiglio comunale, che il Comune di Agerola è stato condannato dalla Corte di Appello a pagare la ingentissima somma di Euro 347.914,50 in favore della Groupama Assicurazioni, somma comprensiva dell’importo di ben 11.611,66 euro di soli interessi legali.
Tale debito non era stato riportato nelle previsioni di spesa dei bilanci comunali e, pertanto, il Sindaco ha dovuto giocoforza comunicare nella pubblica assemblea consiliare quanto era accaduto, per poter correre ai ripari, attivando la procedura straordinaria del riconoscimento del debito fuori bilancio.

 

Il debito fuori bilancio – come dice la legge – è una spesa attivata irregolarmente senza essere stata considerata nelle previsioni di spesa del bilancio, e comunque difforme dalle regole stabilite dal TUEL e dai principi contabili (art. 151 e 191 TUEL).
Ma come si è potuto arrivare a tanto facendo gravare sulle casse comunali una somma così elevata che si sarebbe potuta invece spendere per tanti progetti più utili alla nostra comunità?

La storia parte sempre del Palasport di Campora, e dai lavori di ristrutturazione affidati con contratto di appalto n° 8/04 alle imprese “del Gaudio” spa ed “Ellemme Impianti” e la cui esecuzione era stata garantita con fideiussione dalla Groupama assicurazioni.
Com’è noto, i lavori sono andati a rilento per molti anni, fino a quando il Comune di Agerola con delibera di giunta 154/2005 non sciolse il contratto di appalto con tali imprese per inadempimento dell’appaltatore, e chiese di incassare la polizza fideiussoria.
Da tale momento hanno avuto origine vari contenziosi tra il Comune, l’Assicurazione e le imprese, l’ultimo dei quali si è concluso con la stangata a carico del nostro Comune che è stato condannato a restituire (con gli interessi) quanto aveva – secondo la Corte d’ appello – illegittimamente incassato dalla Groupama.

 

Ora il Sindaco ha comunicato in consiglio comunale di aver proposto ricorso in Cassazione contro la decisione sfavorevole per l’Ente, ma intanto la sentenza è immediatamente esecutiva. Essendo già stata notificata al Comune il 10.12.2019, bisognerà immediatamente sborsare quasi 350.000 mila euro.
In sintesi il torto del Comune – secondo il ragionamento seguito dalla Corte – consisterebbe nel fatto di non aver effettuato – entro 6 mesi dalla risoluzione del contratto, così come prevede la legge – il collaudo o meglio l’accertamento della “consistenza dei lavori effettuati”, perdendo così il diritto di incassare i soldi della polizza fideiussoria.

 

La battaglia legale proseguirà in Cassazione, ma intanto il Comune perde un importante somma di denaro che poteva essere investita in attività proficue per i cittadini agerolesi, dovendo pagare altre spese legali per proseguire nella causa, ed in caso di ulteriore soccombenza, anche ulteriori interessi.
Ma intanto le cause a carico del Comune provenienti dalla “vicenda Palasport” non sono ancora tutte definite: pende infatti ancora dinanzi alla Corte d’ Appello di Napoli un altro giudizio (n°2797/2012) con l’impresa “Del Gaudio”.

Vien da chiedersi: ma tutte queste costose cause, non si sarebbero potute evitare, ricercando soluzioni diverse che avrebbero potuto portare a risparmiare un bel po’ di soldi pubblici?

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