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Cos’è successo tra i pimontesi e l’animalista siciliano: un riassunto

Inizio settimana movimentato a Pimonte: un animalista siciliano posta delle foto di un Apecar senza assicurazione con un maiale morto nel retro.

Tutto ha avuto inizio sabato 15 febbraio. Un animalista siciliano molto seguito sui social, di nome Enrico Rizzi, posta delle foto. Nella prima c’è un Apecar con la targa in bella vista e si vedono chiaramente alcune zampe di maiale sporgenti; nelle altre c’è, per l’appunto, il numero di targa del mezzo e alcuni dettagli relativi al veicolo ricavati dalla stessa: manca l’assicurazione e la revisione è scaduta da tempo.

 

Nella didascalia viene scritto: “Non siamo in Cina. Neppure in Africa. Siamo in Italia, precisamente a Pimonte (provincia di Napoli) e questa foto è stata scattata oggi. Va in giro con un povero maiale “scannato” chissà dove, con l’assicurazione scaduta e con la revisione scaduta da oltre 4 anni. Lunedì mattina sarò dai Carabinieri a denunciare il responsabile. Questo soggetto va fermato immediatamente.” La notizia inizia a spargersi tra i pimontesi: qualcuno ha attaccato il paese e ha lamentato il fatto che a Pimonte i maiali da poco uccisi vengano trasportati sugli Apecar.

 

L’Italia è piena di persone ignoranti e chiaramente il web altro non è che lo specchio virtuale degli enormi tassi di analfabetismo funzionale made in Italy. Perciò, come successo ad Agerola in seguito al post del cane impiccato, anche  Pimonte viene presa di mira da molti animalisti con le fette di prosciutto (ironia voluta) che iniziano a parlare male della città senza averla mai sentita prima o senza esserci mai stati.

 

Nei commenti al post di Rizzi molti nostri “vicini” pubblicano foto di salami, salsicce e altri prodotti del maiale, aggiungendo di essere fieri di fare ancora tutto “in casa” e di non dover comprare la carne suina nei supermercati. La pagina Pimonte on Line decide di difendere il nome della città e organizza una diretta Facebook per il giorno martedì alle 15.

 

Nella diretta di Pimonte on Line viene ribadito che l’uccisione del suino era avvenuta nel totale rispetto delle leggi e poi viene mostrata una raccolta di commenti presi dal post di Rizzi da mani nei capelli, che dimostrano come se il suffragio universale venisse abolito l’Italia sarebbe un posto migliore. Commenti terribili contro Pimonte e i pimontesi, anche quelli (quindi il 99.9%) che con il maiale trasportato sull’Apecar senza assicurazione non avevano nulla a che fare.

 

Enrico Rizzi che, ricordiamolo, ha denunciato davvero il padrone dell’Apecar, ha detto di esser stato contattato dal vice sindaco di Pimonte ed ha promesso che presto sarà in paese per accettare un maialino in regalo, animale che porterà in una fattoria dove vivrà e morirà di vecchiaia. È successo ancora una volta che un post di denuncia si sia trasformato in un pretesto per scatenare insulti e polemiche razziste che, alla fine dei conti, non hanno giovato a nessuno.

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