Home / Altro  / Recensione di “First EP”, il nuovo lavoro musicale made in Agerola di 3Kalì

Recensione di “First EP”, il nuovo lavoro musicale made in Agerola di 3Kalì

Più di un mese fa 3Kalì, Pasquale Naclerio, ha pubblicato il suo "First EP". L'abbiamo recensito per voi.

In questo periodo di quarantena forzata in cui un po’ tutti ci consigliano di leggere libri, guardare film e sentire musica, La Voce di Agerola suggerisce ai suoi lettori di ascoltare un EP made in Agerola uscito poche settimane fa.

Parlare di “disco” o di “album” non sarebbe obiettivamente corretto, tanto che lo stesso artista lo ha intitolato “First EP”. Per chi non lo sapesse, EP è una sigla che si usa convenzionalmente per riferirsi a lavori musicali dalla durata breve. Pasquale Naclerio, in arte 3Kalì (in passato Bill Na e Yoshi Bill) ha pubblicato il suo primo EP il 2 febbraio. 5 tracce piuttosto brevi, per un totale di 11 minuti e 30 secondi, ascoltabili in HD su Spotify e YouTube.

 

Il 25enne di Campora è partito come molti suoi colleghi: partecipando a gare di freestyle, autoproducendo brani nella cameretta e cercando collaborazioni con altri rapper emergenti.

First EP, a mio modo di vedere, è un lavoro che segna la definitiva maturità di 3Kalì, già a partire dall’involucro (virtuale, ok). Una grafica decisamente curata e anche originale nella sua semplicità: un pacchetto di cartine lunghe fa da sfondo, con qualche “residuo” della preparazione di un joint e una Polaroid dove Pasquale è sorridente e con le mani forma una W, West Side. A parte i newyorkesi Notorious BIG e Nas (che sono i rapper migliori di sempre a mio avviso), i più talentuosi MC della Golden Era sono cresciuti tutti nelle città della costa ovest degli USA.

 

Il disco di 3Kalì, oltre che nell’apparenza, certifica anche nella sostanza i progressi fatti da Pasquale ultimamente: i brani hanno un audio pulito, tre su cinque sono in italiano e le parole sono scandite meglio rispetto ai lavori passati.

 

  1. “First” è una intro dove le parole scorrono (“flow”) perfettamente con il beat, che è tanto semplice quanto efficace. 3Kalì ha scoperto i trucchetti del mestiere: i cambi di flow, le voci dilatate in sottofondo e altri stratagemmi utili a rendere le sue canzoni più orecchiabili.
  2.  “Smoke” è la mia preferita e a giudicare dagli ascolti su Spotify (quasi 9.500) anche di tanti altri. Vanta alcuni incastri da vero professionista del rap, dove i riferimenti al fumo per stimolare la creatività (chi è senza peccato scagli la prima pietra) sono presenti nel titolo e in tutto il testo. Un pezzo piacevole che scorre via bene in poco più di 120 secondi.
  3. In “Snow” Pasquale torna alle origini e rappa in napoletano. Il testo non è particolarmente allegro ma, si sa, la musica è anche e soprattutto uno sfogo per i momenti tristi che l’artista attraversa. Anche qui le parole e la base si fondono alla perfezione, a dimostrazione che come flow Pasquale migliora ogni anno che passa.
  4. “Alone”, secondo pezzo in napoletano, proprio come “Snow” è uno sfogo contro le delusioni quotidiane, soprattutto quelle sentimentali.
  5. “Air”, terzo pezzo in italiano, chiude questo breve viaggio musicale e infonde più positività – già a partire dal beat – rispetto ai due brani precedenti. I concetti espressi fin lì ricompaiono nella traccia finale: la musica (sia l’ascolto che la creazione) è indispensabile nella vita di 3Kalì.

 

Nota personale: nonostante le nostre strade si siano quasi del tutto divise, Pasquale rimane un vero amico e gli vorrò sempre del bene e le soddisfazioni che ha avuto e avrà sono meritate. Anche “La Voce di Agerola” lo supporterà sempre, come fatto l’8 dicembre del 2019, quando l’abbiamo chiamato al concerto di Geolier per esibirsi nella sua frazione, davanti al pubblico del suo paese. Massimo supporto! Cercate 3Kalì su YouTube e Spotify e ascoltate FIRST EP.

 

EDOARDO CIOTOLA

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UN COMMENTO