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Coronavirus, le novità della giornata ad Agerola, in Campania e in Italia

La giornata vicina alla conclusione è stata molto importante per quanto concerne le novità relative all’emergenza coronavirus.

La giornata vicina alla conclusione è stata molto importante per quanto concerne le novità relative all’emergenza coronavirus.

 

Partiamo dai dati comunicati intorno alle 18 dalla Protezione Civile. C’è una notizia positiva e una negativa. Quella positiva è che i nuovi contagi, rispetto a domenica e lunedì, sono diminuiti. Il 22 marzo erano 3.957, il 23 erano 3.780 e oggi si è scesi a 3.612. Quella negativa è che i decessi sono aumentati dopo due giorni di calo: si è passati dai 651 di domenica ai 601 di ieri fino ai 743 di oggi.

 

Limitandoci alla Campania, alle 17:30 di oggi i test effettuati erano 228, di cui 47 risultati positivi. Nella nostra regione ci sono 1.150 persone positive al COVID-19, più della metà dei quali a Napoli città e provincia. Un dato oggettivo che si presta a molteplici interpretazioni è che la Campania, al momento, è la regione italiana che in proporzione al numero degli abitanti ha effettuato meno tamponi in assoluto.

 

Una novità piuttosto importante a livello locale è la nota inviata dal Presidente Vincenzo De Luca ai comuni che avevano disposto la chiusura anticipata degli esercizi commerciali che vendono alimentari. Nel comunicato si legge che, a seguito del nuovo DPCM del 22 marzo: “Si invitano i Comuni della regione a non introdurre limitazioni agli orari di apertura degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio di alimenti e di altri beni di prima necessità all’interno dei territori di competenza e, ove introdotti, a revocare vincoli o limiti agli orari, al fine di garantire ai cittadini di accedere con continuità ai detti servizi essenziali e di evitare assembramenti e file nei pressi e all’interno degli esercizi medesimi”. Agerola fa parte di quei comuni che, appunto, avevano imposto agli alimentari di chiudere alle 14.

 

Continuiamo con un breve riassunto di quanto detto dal premier Conte in diretta poco fa. Le multe per chi non rispetta le regole anti-contagio diventano (molto) più salate: si passa da un minimo di 400 a un massimo di 3000 euro. Inoltre il Presidente del Consiglio ha chiarito definitivamente la questione relativa alla fatidica data del 31 luglio: “Si è creata discussione sul fatto che l’emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero, assolutamente no. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’Oms ha decretato l’emergenza un’epidemia globale. L’emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio. Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle”.

 

Ogni mese, dunque, verrà stabilito se mantenere le misure restrittive o se allentarle. Nel caso specifico della Campania, per il momento, è praticamente certo che saremo costretti a rimanere in casa fino a fine aprile. In base alle novità relative ai numeri dei contagi nel quarto mese dell’anno si deciderà se a maggio alcune delle nostre libertà ci verranno restituite.

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