Agerola: coronavirus e crisi, le bollette continuano ad arrivare
Il Comune di Pozzuoli ha congelato tutte le bollette per i propri cittadini. Ci auguriamo che anche ad Agerola possa essere adottata una misura simile.

In questa guerra unica e per molti versi ancora oscura, oltre alle vittime del morbo, iniziano a farsi sentire gli effetti della contrazione commerciale e della inevitabile crisi economica, che colpisce famiglie, imprese, professionisti e tanti lavoratori che sono chiusi in casa.
Anche ad Agerola tante persone sono rimaste prive di occupazione e spesso, anche di un’immediata prospettiva di rientro al lavoro, com’è accaduto per i tanti lavoratori che si recavano nella vicina Costiera Amalfitana, per la stagione turistica oramai definitivamente compromessa.
Gli agerolesi stanno però rispondendo benissimo e con assoluto senso di responsabilità alle straordinarie misure, che stanno limitando le nostre sacrosante libertà personali.
E ciò è confermato dall’esiguo numero di denunce elevate dai Carabinieri della locale stazione, per le violazioni dell’art. 650 c.p., che, ad oggi, non superano le dieci unità.
Tuttavia mentre la crisi galoppa e le risorse diminuiscono, le bollette di acqua, luce e gas continuano ad arrivare nelle nostre case.
Nelle misure previste dal Governo con il decreto “Cura Italia”, non c’è stata nessuna norma che abbia previsto la sospensione del pagamento delle bollette sul territorio nazionale, mentre negli 11 comuni del Nord Italia che furono per primi colpiti dal contagio (cd zona rossa) e poi nelle ulteriori 14 province del centro-nord (cd. zona arancione) il decreto legge n° 9 del 28 febbraio 2020, ed il successivo decreto n° 11/20, hanno invece disposto la sospensione del pagamento delle bollette fino al 30 aprile, affidando all’ Autorità per l’ energia, le reti e l’ ambienta (Arera) il compito di attuare la sospensione. Sospensione che vista la situazione verrà a breve certamente prorogata.
Queste centinaia di comuni, inoltre, non pagano nemmeno il canone Rai e beneficiano della sospensione dei distacchi energetici per morosità, oltre a fatto che le aziende private che gestiscono i servizi energetici di acqua, gas e luce, hanno già sospeso tutte le bollette.
Ritengo che sia un’insopportabile ingiustizia, soprattutto in questo difficile momento nel quale la Patria e gli italiani, stanno dando grande prova di forza, di unità e di vera solidarietà, ed è fin troppo evidente la violazione del principio costituzionale di uguaglianza previsto dall’ art. 3.
Sarebbe fin troppo facile, in questo momento, cavalcare le solite malpancistiche litanie del Sud bistrattato dal Nord ricco e privilegiato. No, non è questo ciò di cui abbiamo bisogno, né è il momento di fare polemiche o strumentalizzazioni. Ora abbiamo davvero bisogno di unire le forze di tutti e di dare il meglio di noi stessi, ad ogni livello.
Purtroppo, le misure previste nel decreto “Cura Italia” tardano a tradursi in quattrini nelle tasche degli italiani, che però devono pagare le bollette a fine mese.
È altrettanto vero, però, che Conte ha annunciato, a breve, ulteriori misure economiche a favore degli italiani.
Speriamo che non ci propini un’altra roboante edizione straordinaria in Tv, con un ulteriore ansiogeno ritardo della sua apparizione sull’orario previsto, per comunicarci poi che “alberghi e strutture similari” restano aperti o altre fatue misure, che non affrontano in maniera ferma e drastica la situazione, così come l’emergenza sanitaria ed economica imporrebbe oramai da tempo.
Visto che il problema non è più solo dell’Italia, ma è diventato comune anche a Francia e Germania – la Banca Centrale Europea, attraverso il presidente Lagarde, pare abbia capito che bisogna aprire subito i rubinetti dell’Euro ed emettere “una tantum” i cd Coronabond. Basterà?
Senza rivedere gli accordi economici tra cui, prima di tutto il “patto di stabilita”, non credo che il Governo possa contrastare efficacemente la perdita di posti di lavoro, il fallimento di piccole e medie imprese, anche strategiche, che ricchi imprenditori stranieri sono già pronti a rilevare a prezzi stracciati.
Bisogna proteggere il made in Italy. Subito!
Ma anche gli enti locali possono e debbono fare la loro parte.
E’ lodevole l’iniziativa del Comune di Pozzuoli, che ha congelato tutte le bollette, differendo i termini per il pagamento della tassa dei rifiuti, dei canoni idrici e della COSAP (occupazione degli spazi pubblici) ampliando così il provvedimento già precedentemente comunicato per la Tari (tassa sui rifiuti) ; ha inoltre previsto a favore delle attività produttive costrette a rimanere chiuse una detassazione dei tributi e canoni per tutto il periodo di chiusura.
È davvero così difficile adottare misure analoghe anche in altri comuni e ad Agerola (che ha un decimo degli abitanti di Pozzuoli)?
Penso che tali iniziative non risulterebbe sgradite anche agli agerolesi, soprattutto a quelle fasce sociali più deboli e disagiate che in questo momento avvertono più di altre le conseguenze di questo difficile momento.
LELLO DI CAPUA