Home / Cronaca Locale  / Coronavirus e lavoro stagionale in Costiera, intervista a Luigi Manna

Coronavirus e lavoro stagionale in Costiera, intervista a Luigi Manna

Un autista di autobus e proprietario di licenza NCC ci spiega quali sono le preoccupazioni sue e dei suoi colleghi per la stagione turistica 2020.

Abbiamo intervistato Luigi Manna, autista di autobus e (tra qualche mese) proprietario di licenza NCC. Manna ha spiegato quali sono le preoccupazioni sue e di molti suoi colleghi per la stagione turistica 2020 che si prospetta difficile. Appare pressoché certo che fino a fine maggio i turisti (italiani e stranieri) in Costiera saranno pochissimi. Cosa succederà da giugno in poi è un grosso punto interrogativo, poiché il virus rappresenta una sfida nuova e per il momento non esiste alcun vaccino né alcun farmaco/cura realmente efficace. Alla crisi sanitaria si aggiunge la crisi economica: chi non ha percepito alcuno stipendio da marzo a oggi sarà costretto a rinunciare alle vacanze.

 

 

Gentile Luigi, com’è il presente e il futuro di una persona che lavora nel settore dei trasporti turistici? Come affrontano l’emergenza gli autisti di autobus e proprietari di licenza Noleggio con Conducente?
Premetto di non appartenere a nessuno schieramento politico, anche perché credo che nessuno voglia fare realmente il bene del popolo. Possiederò a fine anno una mia licenza NCC che probabilmente varrà poco o nulla. Ti dico anche di aver viaggiato con il bus per 15 anni sia in Italia che in Europa e che io, al pari dei miei colleghi autisti, abbiamo dato lustro alla nostra nazione perché se arrivavano clienti era anche per merito nostro e della nostra professionalità. Il presente? Se tutto finisse a maggio potremmo fare il 20% di lavoro a settembre e ottobre; per quanto riguarda il futuro credo che per ritornare ai numeri di due mesi fa ci vorranno se tutto va bene sette anni.

 

 

Ha ricevuto supporto economico dal governo nazionale? E da quello regionale?
Non ho ricevuto alcun supporto economico né statale né regionale perché i lavoratori appartenenti alla mia categoria, nonostante fossimo assicurati a tempo determinato come stagionali, lavorava in ditte inserite nel mondo lavorativo come industrie. Di fatto siamo stati i più colpiti perché siamo stati i primi a perdere il lavoro e saremo gli ultimi a riprenderlo.

 

 

Sta sostenendo dei costi fissi?
I costi fissi ci sono ogni mese avendo figli, prestiti contratti con banche, costi per mangiare e pagare i consumi in casa. Non possiamo in alcun modo recuperare le perdite anche perché ci saranno ripercussioni anche per gli anni a venire.

 

 

Qual è l’umore tra lei e i suoi colleghi? Avete in mente qualche iniziativa per richiedere supporto?
Ci sono molti miei colleghi, forse il 60%, che ancora non hanno compreso la gravità della situazione e sperano di cominciare in estate: nulla di più sbagliato. Pensa che ti parlo a nome di migliaia di lavoratori, perché in Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina il 90% delle ditte lavora esclusivamente col turismo. Non abbiamo nessuno che ci tuteli o possa interloquire per noi con gli organi statali; quei pochi che ci sono ci hanno fatto solo promesse a cui non è seguito nessun fatto. Molti dei miei colleghi hanno terminato la NASPI a febbraio sicuri di ricominciare a marzo. La situazione è disastrosa. Ti ringrazio per quello che scriverai e ci tengo a ribadire che, nel mio piccolo, ho dato lustro alla mia nazione essendo un professionista nel settore in cui opero. Nonostante ciò, il governo mi e ci ha voltato completamente le spalle. La beffa più grande è arrivata pochi giorni fa, quando De Luca in conferenza ha detto che da lunedì 20 taxi e NCC potranno circolare. La mia domanda è: con quali clienti?

NESSUN COMMENTO

SCRIVI UN COMMENTO