De Luca, una gestione impeccabile? Non proprio
Vincenzo De Luca, la sua gestione del virus è stata perfetta? Un'inchiesta di Report svela molte ombre dello "sceriffo che si è fermato a Eboli".

Uno dei protagonisti indiscussi dell’emergenza COVID-19 in Campania è Vincenzo De Luca. Il governatore della nostra Regione ha acquisito popolarità per svariati motivi: i risultati positivi in termini di contagi nella terza regione d’Italia per numero di abitanti, le sue innegabili e spiccate doti comunicative, la sua politica di “tolleranza zero” e infine l’universo di meme, video e perfino giochini divertenti con il suo volto, tutta pubblicità gratuita.
Ma, mettendo i giochi da parte, ci sono delle considerazioni da fare.
In primis: la Campania, ormai da dopo Pasqua, può dire di aver vinto la battaglia contro la prima ondata di COVID-19. Da fine aprile e per tutto il mese di maggio il numero di tamponi positivi non è quasi mai andato sopra i 20. Nell’ultima settimana si è praticamente sempre mantenuto sotto il 10. Merito di De Luca e delle sue misure ultra restrittive? Anche. Ma non è da trascurare un dettaglio: nelle regioni meridionali il virus – per fortuna – non ha circolato quanto in altri angoli d’Italia. Dunque nessun “miracolo campano”, come vorrebbe far credere De Luca nelle sue dirette senza contraddittorio. Anche in Puglia, Calabria e Sicilia i numeri sono del tutto simili, se non migliori.
Nell’inchiesta di Report andata in onda ieri sera vengono evidenziati numerosi lati oscuri di cui, chiaramente, non si parlerà mai nelle dirette dell’ex Sindaco di Salerno. In questo articolo illustreremo i punti salienti.
1) Le dirette senza contraddittorio
Il venerdì pomeriggio per molti cittadini campani (e non solo) è il momento della diretta di De Luca. Ci si informa con gli annunci sulle misure del Governatore e ci si diverte con le sue battute. Ma, come fa notare il direttore di Fanpage Francesco Piccinini, sono dirette senza contraddittorio: nessuna domanda dai giornalisti. Monologhi.
2) La sottovalutazione del COVID
Come moltissimi altri politici italiani, De Luca ha sottovalutato il virus in arrivo. Il 5 marzo alla Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta migliaia di persone (provenienti anche da altre regioni italiane) partecipano al concorsone per 10.000 posti di lavoro presso la Regione Campania. Concorso, tra l’altro, nato per puro caso a pochi mesi dalle elezioni regionali.
3) L’inutile (attualmente) COVID Hospital
72 posti (annunciati) di terapia intensiva nel parcheggio dell’Ospedale del Mare. Entrati in funzione il 20 aprile, quando il peggio era passato. Un bagno ogni 12 persone, uomini e donne. Posti reali, alla fine dei conti: 32. Posti utilizzati effettivamente in queste settimane: non più di 3. Si dirà: potrebbero servire in futuro. È altrettanto vero che nell’Ospedale del Mare ci sono due piani totalmente inutilizzati che avrebbero consentito di risparmiare molti soldi. Ma, si sa, gli spot elettorali con video in time lapse e tir provenienti da Padova servono, specialmente a poche settimane dalle elezioni regionali.
4) I regali ai privati
I tamponi: una gara d’appalto durata 17 ore (molte delle quali notturne: 19-12), che sembra cucito su misura per alcune strutture private, che alla fine si sono effettivamente aggiudicate una sostanziosa fetta di torta. Il “no” alle strutture pubbliche che si erano offerte gratuitamente di effettuare tamponi. Il caso dell’Ospedale di Campolongo: una struttura non attrezzata, dove sono stati mandati pazienti, si dice nel servizio, per “riempirlo”. Con posti liberi negli ospedali pubblici.
C’è chi è “fiero” e “orgoglioso” di lui e dice “De Luca è il mio presidente”. Io non sono tra questi. Vincenzo De Luca è solo un politico più esperto degli altri che conosce bene i sistemi in cui opera, essendo amministratore da quaranta anni. Ma non mancano le ombre nella gestione della sua giunta del COVID-19. PREMENDO QUI si può rivedere la magistrale inchiesta di Report.
AGGIORNAMENTO DEL 3 GIUGNO: il video non è più disponibile sul sito di RaiPlay. Con ogni probabilità c’entra la notizia della querela di Ciro Verdoliva ai danni di Report. Seguiranno aggiornamenti. Il video è comunque disponibile su diversi canali. Per chi volesse vederla su un canale alternativo c’è questo video di Michele Cammarano su Facebook.
EDOARDO CIOTOLA