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Funivia Agerola-Amalfi, tra realtà e promesse elettorali

Quante possibilità concrete ci sono di vedere nel futuro prossimo una funivia che colleghi Agerola ad Amalfi? Ne abbiamo parlato con l'ingegnere Iovieno.

L'ingegnere Iovieno ci parla della funivia Agerola Amalfi

Alla vigilia delle prossime tornate elettorali, l’amministrazione comunale annuncia e pubblicizza la firma del protocollo d’intesa per il progetto che forse sta più a cuore agli agerolesi: la funivia di collegamento con la Costiera Amalfitana.

Poiché non è la prima volta che è stato sottoscritto un “protocollo” per la funivia, “La Voce di Agerola”, ha cercato di saperne di più per fare chiarezza sulla questione, rivolgendosi all’ingegnere Michele Iovieno, che sino a qualche mese fa ha lavorato presso la Direzione Generale per la Mobilità della Regione Campania ed ha personalmente partecipato ai tanti passaggi amministrativi che hanno riguardato il progetto.

 

D-   Tempo fa, credo lo scorso agosto, è stata pubblicata una sua “lettera al direttore” di Positanonews, nella quale lei, con dovizia di particolari, smentiva clamorosamente la notizia dell’avvenuta pubblicazione del bando per la progettazione della funivia Agerola-Amalfi. Il 4 febbraio 2020 il Sindaco Mascolo ha nuovamente annunciato la sottoscrizione con la Regione di un nuovo Protocollo sulla mobilità della nostra penisola. Come stanno realmente le cose ?

 

R- Innanzitutto diamoci del tu. La mia non è che la conoscenza di un semplice cittadino, essendo, da oltre un decennio, fuori dalla Amministrazione del Paese. Si tratta di una lunga storia, dall’esito, sinora, per nulla positivo.

 

D- Una lunga storia richiederebbe troppo tempo. Magari può farci una sintesi.

 

R – Ci provo. Ma un po’ di “preistoria” mi deve essere consentita.

L’idea della funivia Agerola-Amalfi risale alla metà dello scorso secolo. Già nel 1959, su iniziativa del geometra Cav. Carlo Coppola, la società del Terminillo approntò una progettazione di massima della funivia collegante Agerola con Amalfi. Lo studio prevedeva la stazione di Agerola nell’area del Castello Lauritano, la stazione intermedia a Pogerola e l’arrivo ad Amalfi, nei pressi del porto; la lunghezza della linea era di circa 2.300 mt ed il costo era di circa 250 milioni di lire. Una ventina di anni dopo, nel 1968, uno studio commissionato dal Ministero dei Lavori Pubblici giunse a dire che “ …per la risoluzione del problema della mobilità costiera è necessaria la realizzazione di mezzi funicolari per consentire il raggiungimento delle mete turistiche in modo diretto”. Ancora venti anni ed anche il P.U.T. dell’area Sorrentino-Amalfitana ( L. R. n. 35/87 ), ripropose il collegamento a fune tra San Lazzaro di Agerola e Vettica di Amalfi.

 

D-   E poi cosa è successo ?

 

R- Nel preparare la sua “discesa in campo” per le regionali, De Luca, nel dicembre 2014, indisse una due giorni alla Stazione Marittima di Napoli dal titolo: “La terra delle Idee”, allo scopo di definire il programma elettorale. Avendo esperienza nel trasporto regionale, vi partecipai e collaborai al tavolo dal tema: “Il rilancio del sistema dei trasporti della Regione Campania: obiettivi – strategie – azioni”. In quella sede avanzai la proposta, da tutti condivisa, di inserire nel programma l’idea della mobilità alternativa in penisola Sorrentino-Amalfitana.

Vinte le elezioni, nell’aprile 2016, De Luca sottoscrisse con la Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Patto per lo Sviluppo della Regione Campania” che prevedeva interventi per 7,005,09 M€, di cui 2.780,00 M€ a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC)2014-2020;

Successivamente, nel dicembre 2016, la Giunta Regionale individuò l’elenco degli interventi da realizzare e, tra questi, programmò l’intervento di mobilità sostenibile nelle costiere Amalfitane e Sorrentina, dell’importo complessivo di 100 Milioni di €uro di fondi FSC ed indicò l’ACaMIR (Agenzia Campana Mobilità) come Ente attuatore;

Infine, nell’agosto 2017, è stato sottoscritto tra Regione, ACaMIR ed i Comuni di Agerola, Amalfi, Furore, Maiori, Massalubrense, Minori, Piano di Sorrento, Positano, Praiano, Ravello, Vico Equense e Vietri sul Mare il famoso Protocollo d’Intesa, finalizzato ad attivare azioni per la realizzazione degli interventi per la mobilità, con ripartizione, tra i comuni sottoscrittori, dei 100 M€. Il Comune di Agerola ottenne ben 28.4 Milioni di €uro per la “Realizzazione di un collegamento sospeso a fune tra Punta San Lazzaro (Agerola) ed il centro abitato di Amalfi, con parcheggio d’interscambio presso la stazione di monte e fermata intermedia in località Pogerola ad Amalfi” opera intesa a migliorare l’accessibilità reciproca tra i due Comuni collegati, riducendo il tempo di viaggio ed alleggerendo il carico di traffico veicolare sulla ex S.S. 366 “Agerolina”, a vantaggio sia dei turisti che dei residenti;

 

D- Una grossa cifra sufficiente per un’opera del genere?

 

D- Prendendo a riferimento il costo di similari funivie realizzate o in realizzazione, ritengo la cifra più che sufficiente per un buon collegamento funiviario tra i due paesi. D’altronde basta andare sul sito “funivie.org” per avere una idea delle funivie e dei relativi costi. Ma torno “alla storia

Dopo la sottoscrizione del Protocollo, quasi tutti i Comuni hanno invitato l’ACaMIR a redigere il bando per l’affidamento della progettazione delle opere di interesse dei loro territori. Per Amalfi, destinataria di una cifra analoga a quella di Agerola, il bando è stato approntato già nell’agosto 2018 e nei primi mesi del 2019, la Commissione di Gara, che io ho avuto l’onore di presiedere, ha concluso i lavori per l’incarico della progettazione , affidata lo scorso agosto e, a quel che mi risulta, è   ormai in fase avanzata di definizione.

 

D– E per la funivia di Agerola ?

 

R- Per la nostra funivia il Comune ha preferito il “presunto” ottimo che, come si sa, è nemico del buono. Invece di incaricare l’ Acamir di fare il Bando per la progettazione, si è optato per un progetto di finanza ossia per la realizzazione del progetto senza oneri finanziari per la Pubblica Amministrazione, e su iniziativa di promotori (cosiddetti sponsor) privati. Tuttavia l’opera ipotizzata era un’opera dal costo notevolmente superiore alle risorse economiche già assegnate e disponibili ( 28 M/Euro ) , ed, aggiungo, un’opera neppure adeguata alle reali necessità del territorio. Si è così sprecata un’occasione “unica e rara”.

 

D- Ritieni, quindi, che l’occasione è definitivamente sfumata e che non c’è possibilità di recupero?

 

R- Io parlo da tecnico e non da politico e , quindi, non essendo “nel palazzo” non sono al corrente di eventuali altri accordi o intese. Se devo giudicare dagli ultimi atti prodotti dal Comune e dalla Regione, non vedo grosse volontà di concretizzare il discorso funivia.

 

D- A quali atti ti riferisci?

 

R- A fine anno la nostra Giunta Municipale ha approvato lo schema di Atto Aggiuntivo al Protocollo d’Intesa dell’ agosto 2017, con il quale è stato rimodulato il Programma degli interventi di mobilità sostenibile nelle costiere Amalfitana e Sorrentina. In questo Atto Aggiuntivo, sottoscritto il 4 febbraio presso la Regione, si prevedono 8 M€ per la SS 365 ed il dimezzamento dei 28, 4 M€ della nostra funivia, portati a soli 14.1 M€ .

 

D- Quindi, in sostanza, è stata operata solo una diversa ripartizione dei fondi?

 

R- Non proprio: 14 più 8, fa 22, quindi, al momento, la disponibilità economica si è ridotta di ben 6,4 milioni di Euro, salvo poi, sperare in futuri fondi europei. Sulla spesa di 8 M€ per la sistemazione della SS 365 non saprei cosa dirti: certamente un intervento di sistemazione complessiva sull’unica strada che ci collega con i paesi dell’area metropolitana è necessario; la somma impegnata mi pare un po’ eccessiva, a meno che non si voglia fare una nuova strada, magari una diramazione Franche-Resicco, by-passando il centro di Pimonte. Sarebbe una soluzione utilissima per Agerola in quanto si ridurrebbero i tempi per il collegamento con i paesi dell’area napoletana.

 

D-Allora resti pessimista sulla possibilità di realizzare l’opera?

 

R- Non sono pessimista sulla “ possibilità”, sono un po’ pessimista sulla “volontà” di realizzare questo  collegamento alternativo con la costiera.

 

D- Ci sono, però, i vincoli del PUT che ne impediscono a realizzazione.

 

R.- Giusto, vedremo se e quanti degli interventi per la mobilità previsti nelle due costiere andranno in deroga al PUT.

 

D- Dunque, non tutto è perduto. Possiamo ancora sperare?

 

R- I latini  pare dicessero “Spes ultima Dea”, per significare che la speranza è l’ultima Dea che resta al capezzale del morente.

Se si ha un finanziamento vincolato ad una scadenza e non si affida l’ incarico per la progettazione dell’opera è di assoluta evidenza che, al di là delle belle parole, non vi è volontà di realizzare l’opera.

Ma, è superfluo sottolinearlo, sarei immensamente felice di essere smentito dai fatti.

 

INTERVISTA REALIZZATA DA EDOARDO CIOTOLA

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