Agerola Nostra è apartitica e lo rimarrà
Agerola Nostra non è affiliata a nessun partito: la lettera della presidente Maria Michela Acampora in risposta all'articolo di Metropolis.

“Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima” –Karl Kraus
Il giornalismo è una nobile arte: ma spesso e troppo spesso negli ultimi tempi assistiamo all’uso strumentale, veicolato di penne e fogli di giornale. Dunque mi piace riportare in questo mio scritto il pensiero di Kraus che già ai suoi tempi aveva a che fare con giornalisti che ad uso scrivevano opportunamente ciò che più era utile per gli amici, per i delatori, per quelli che Totò amava definire i quaquaraqua. Ho atteso prima di rispondere perché mia nonna mi diceva sempre di contare fino a dieci, ma più volte e in vari contesti è stata richiamata l’associazione di cui immeritatamente sono presidente, ovvero Agerola Nostra, e mi occorre chiarire quello che per me è ovvio ma che per altri sembra non esserlo.
La nostra associazione è e rimarrà apartitica perché è nata così, ovvero con l’intento dei suoi fondatori di costruire un luogo di confronto serio e trasversale rispetto a temi fondamentali per la crescita del nostro paese come la cultura, lo sport, la sostenibilità ambientale, l’economia e il lavoro. Dunque poco importa l’appartenenza ad uno o ad altri schieramenti politici, convinti come siamo che la liberà sia un diritto inalienabile e quindi quello che ci unisce sono le idee, i progetti, i valori che perdonatemi oggi non mi sembra siano al centro delle agende politiche soprattutto dei grandi partiti.
Di conseguenza durante l’ultima tornata elettorale ogni socio ha liberamente sostenuto chi voleva, sfido chiunque a cercare sulla nostra pagina un solo commento politico, una sola presa di posizione a favore di qualche candidato; ci siamo limitati a dare qualche notizia che riguardava il nostro paese.
Invece mi preme ricordare in questo momento ciò che nel nostro piccolo abbiamo cercato di fare per la comunità proprio per chiarire la nostra posizione visto che certi giornalisti continuano ad immaginare piuttosto che chiedere ai diretti interessati la verità .
La nostra avventura è cominciata con la campagna plastic free con una petizione che ha raccolto circa 900 firme per chiedere alla nostra amministrazione di adeguarsi alla relativa direttiva europea. Siccome la salute è un tema che ci sta molto a cuore abbiamo organizzato visite mediche gratuite e sostenuto quanti ci hanno chiesto aiuto, operiamo anche con lo strumento della messa alla prova, abbiamo un caffè letterario che ha presentato il libro del dott. Nino Di Matteo e continueremo a sostenere i principi della legalità e della trasparenza soprattutto in politica. Non da ultimo abbiamo organizzato due eventi musicali tesi a valorizzare talenti del territorio e ad offrire ai giovani un momento di integrazione e animazione vicino ai loro interessi. Durante il periodo di chiusura per la pandemia – e qui vorrei ringraziare i soci che hanno collaborato – abbiamo primi fra tutti distribuito le mascherine insieme alle tante attività (contest fotografico, concorso per i bambini, il laboratorio di fiabe , la rubrica Distanza Zero) di cui troverete traccia sulla nostra pagina di FB. Abbiamo seguito tante famiglie agerolesi nell’iter previsto dalla sanatoria per la regolarizzazione di domestici e badanti stranieri grazie al contributo dell’associazione Restiamo Umani e tutte le nostre attività sono gratuite e svolte da volontari perché non abbiamo contributi né convenzioni. Bastava poco al giornalista che ci ha donato la sua attenzione per verificare la realtà.
E siamo giunti adesso, anche alla nostra verità cari amici e forse debbo essere grata alla superficialità di qualcuno che mi ha costretto mio malgrado ad arrivare a questa precisazione: è vero abbiamo una nostra idea di amministrazione del paese, è vero che stiamo cercando di proporre una alternativa nella nostra comunità nel rispetto degli altri e del lavoro altrui che riconosciamo senza timori, ma noi siamo convinti che esistono altre strade, altre dimensioni politiche e amministrative che tengano conto dell’equità, dei diritti , della cultura per tutti, del confronto sereno e proficuo tra le parti sociali , della sinergia (quella vera) tra gli attori produttivi della comunità e potrei dire del nuovo ma non lo farò perché il nuovo prima o poi diventa vecchio e noi non abbiamo l’illusione di essere depositari della saggezza e della invincibilità (non usiamo lanciafiamme). Ma un elemento imprescindibile per tutti noi sono le idee e l’innovazione, accettiamo i contributi di tutti ma vogliamo far emergere chi non ha avuto ancora la possibilità di mettersi al servizio del paese, chi ha soluzioni, capacità, competenze provate per essere utile al nostro amato paese perché noi non viviamo di politica ma vogliamo vivere la politica del fare, dell’umiltà, della condivisione di processi e metodologie quelle sì nuove , della conoscenza e ripeto dell’eguaglianza. Su questo non cediamo, non cederemo e non sacrificheremo nulla all’altare delle negoziazioni anche quelle dell’ultimo momento.
La rielezione di Vincenzo De Luca docet: mala tempora currunt e per evitare il peggio abbiamo bisogno di competenze, di etica, di impegno, di principi saldi in politica. Pentirsi dopo aver dato mandato a chi non ci rappresenta non serve a niente.
MARIA MICHELA ACAMPORA