Il grido d’allarme della Misericordia di Agerola
La nostra amica e volontaria della Misericordia Teresa Acampora su Facebook racconta gli enormi disagi dei suoi colleghi nelle ultime ore.

La seconda ondata di COVID non ha risparmiato Agerola, ormai è chiaro. I numeri dei nuovi casi positivi sono in forte crescita e nelle prossime ore i bollettini del Comune saranno a doppia cifra. Da una parte si può essere relativamente tranquilli perché la maggior parte dei casi sono asintomatici, ma al contempo non mancano problematiche gravi che potrebbero avere altrettanto gravi conseguenze.
Ad esempio l’unica ambulanza a disposizione della Misericordia ha trascorso le ultime 54 ore (sì, due giorni e mezzo) all’Ospedale San Leonardo di Castellammare. Di queste 54 ore, stando a quanto scrive la nostra amica e volontaria della Misericordia Teresa Acampora su Facebook, ben 12 sono trascorse aspettando la restituzione di una barella. L’ambulanza è tornata alle 12 a San Lazzaro ed è stata prontamente sanificata. Una volta che le operazioni di sanificazione saranno completate, l’ambulanza tornerà operativa. E, ovviamente, appena ci sarà una chiamata al 118, l’unico mezzo e il poco personale del presidio agerolese dovrà muoversi per soccorrere il paziente. In caso di necessità di ricovero al San Leonardo, il corto circuito delle ultime ore inevitabilmente si ripeterà e Agerola rischierà di rimanere per lunghe ore senza mezzi di emergenza.
Inoltre la stessa Teresa Acampora, autista di ambulanza, è risultata positiva al COVID alcuni giorni fa ed è in isolamento, dunque impossibilitata a lavorare. In un presidio piccolo come quello agerolese l’indisponibilità di un solo lavoratore pesa enormemente.
La Voce di Agerola si chiede a questo punto se l’affermazione del presidente De Luca circa “l’eccellenza della sanità campana” tenga conto anche della situazione oggettivamente disperata del San Leonardo di Castellammare. A chi sta pensando che quanto appena scritto sia “sciacallaggio”, rispondiamo che è una costatazione oggettiva dei fatti. Inoltre la stampa libera ha il compito di stimolare le istituzioni ad adottare iniziative finalizzate a porre rimedio alla grave situazione in atto. Noi, pertanto, ci auguriamo che chi di dovere si faccia sentire nelle sedi opportune e chieda immediatamente un rafforzamento di mezzi e personale nel 118 agerolese.
Questo è il tempo della solidarietà e non delle polemiche. L’emergenza è trasversale, per cui chi volesse potrà rivolgersi o alla nostra associazione Agerola Nostra o alla Misericordia al fine di rendersi disponibile per attività di volontariato necessarie in questo periodo delicato. Se verrà confermata la zona arancione o, peggio ancora, la zona rossa per la provincia di Napoli come sostengono alcuni giornali, ci sarà un forte bisogno di volontari, anche solo per portare generi alimentari nelle abitazioni di quei soggetti più in difficoltà o che non vogliono uscire neanche per la spesa.