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Tragedia in galleria, 4 indagati: ecco chi sono i veri responsabili

Qualche considerazione sul tragico incidente occorso giovedì scorso in galleria, su colpevoli presunti e responsabili del degrado in cui versa il Traforo.

Galleria del Traforo al buio

Nella tarda mattinata di giovedì 7 gennaio due bambini hanno perso la loro giovane mamma, inghiottita nel buio e nel gelo della galleria “Palombella”, che gli agerolesi chiamano “Traforo”.

La tragedia in galleria, i fatti

Le indagini dei carabinieri coordinata dal PM dr.ssa Nuzzo della Procura di Torre Annunziata hanno formalmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale (589 bis c.p.) e fuga del conducente (590 ter c.p.) quattro persone. Tra loro anche un dentista che veniva ad operare nel nostro paese.

 

La loro iscrizione nel registro degli indagati è però solo un “atto dovuto” della Procura, per poter effettuare i necessari accertamenti tecnici; in pratica al momento, non è affatto detto che i 4 indagati siano i responsabili dell’incidente, essendo stati individuati unicamente perché sarebbero transitati in galleria in prossimità dell’orario del sinistro.

 

Nei prossimi giorni verrà eseguita anzitutto l’autopsia sul corpo dilaniato della povera donna, affidata al Dr. Antonio Sorrentino, e poi probabilmente gli accertamenti sulle loro 4 autovetture, ora in sequestro.

 

Quindi allo stato delle indagini, molto probabilmente, non si è ancora riusciti ad individuare lo scellerato conducente dell’automezzo che dopo aver investito la giovane ciclista, non ha avuto nemmeno il coraggio e la pietà di fermarsi a soccorrerla.
E ciò anche perché non vi sono videocamere funzionanti all’interno della galleria.

 

I responsabili

Ma allora chi è il responsabile o forse più correttamente chi sono i responsabili di questa tragedia?

Un dato certo è che la galleria, che è l’unico collegamento del nostro paese con l’area metropolitana di Napoli nel quale transita il 90% del flusso veicolare destinato ad Agerola o in costiera amalfitana, al momento dell’incidente era VERGOGNOSAMENTE priva dei più elementari dispositivi di sicurezza: nessun catarifrangente, nessuna segnalazione luminosa sul selciato stradale, nessuna segnalazione luminosa attiva sulle pareti annerite, nessun impianto di videoriprese al suo interno, e soprattutto completamente al buio come testimoniano le foto al momento dell’incidente.

Galleria del Traforo al buio

Galleria del Traforo al buio

Di chi è la colpa di questa scandalosa gestione della nostra galleria?

 

È con questa superficialità per la sicurezza stradale che Agerola vuole continuare a fare turismo?
Dov’è finita la pletora di autorità, amministratori, politici, che sono stati tanto solerti a percorrere con le loro auto di rappresentanza la galleria illuminata a festa, per venire ad Agerola, a fare inaugurazioni e passerelle, mentre oggi, dinanzi alla morte di una giovane donna, che lascia marito e figli, restano invece muti e mimetizzati nella loro sostanziale inutilità?

 

E che ne è della gestione dell’impianto di videosorveglianza all’imbocco della galleria – che si spera abbia funzionato almeno quel maledetto giorno?
E come mai, non appena il carro funebre ha portato via i resti della giovane mamma, rimasta per quasi 5 ore sul selciato della strada tra il pianto dei suoi familiari, improvvisamente dopo la galleria è ritornata illuminata come la possiamo vedere anche oggi?
Chi doveva vigilare, intervenire e segnalare che l’impianto era spento?

Galleria del Traforo illuminata dopo l'incidente

Galleria del Traforo illuminata dopo l’incidente

Sono interrogativi, che troppo spesso, dopo ogni tragedia di questo genere, siamo costretti ad ascoltare.
Resta la tristezza per una vita prematuramente spezzata, ed il dubbio che con maggiore attenzione e responsabilità, forse si sarebbe potuta evitare questa ennesima tragedia della strada.

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