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Frana ad Amalfi, l’ing. Califano: “Ecco quanto ci vorrà per tornare alla normalità”

Abbiamo intervistato Pierluigi Califano, ingegnere incaricato dal Comune di Amalfi per seguire i lavori, per sentire il parere di uno degli addetti ai lavori.

pierluigi califano

Martedì 2 febbraio una enorme frana è caduta all’ingresso (in direzione Amalfi) della galleria “Matteo Camera”. La stradina di via Annunziatella ha ceduto e una grossa quantità di materiale franoso è caduta giù, raggiungendo il Lungomare dei Cavalieri. L’evento è immediatamente sembrato grave e – purtroppo – con il passare dei giorni arrivano conferme in tal senso. Ieri si è svolta una riunione straordinaria in Regione Campania, al termine della quale il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato che ci vorranno circa 90 giorni per risolvere il problema se gli operai lavoreranno ‘giorno e notte’. 4 i milioni di euro di euro stanziati.

 

Noi abbiamo intervistato l’ingegnere Pierluigi Califano, tecnico incaricato dal Comune di Amalfi per seguire la ricostruzione, per sentire il parere di uno degli addetti ai lavori.

 

Grazie per aver accettato l’intervista. Partiamo dal “prima”. Quali sono le cause di questo gravissimo crollo? Che ruolo hanno avuto le abbondanti precipitazioni di dicembre 2020 e gennaio 2021?

Le cause sono ancora in fase di studio. Gli esperti affermano che con ogni probabilità si è verificata la frana di una porzione di costone roccioso che ha fatto crollare il muro sovrastante e poi ha distrutto la strada sottostante.

 

Passiamo al “durante”. Ieri mattina Vincenzo De Luca ha scritto su Facebook che ci vorranno 90 giorni per mettere tutto in sicurezza, dunque ottimisticamente il peggio sarà passato solo a inizio maggio. E’ realistico auspicarlo?

Lo sforzo profuso da tutti gli enti è notevole e la proclamazione dello stato di emergenza aiuta a snellire le procedure burocratiche. Io credo per giugno se tutto si incastra a perfezione. Basterà un singolo ritardo in una fase a posticipare l’apertura di settimane.

 

Finiamo con il “dopo”. Verrà messa prima in sicurezza la strada statale e successivamente la stradina crollata, in modo da ripristinare quanto prima il transito veicolare? E’ possibile aspettarsi una riapertura con il senso unico alternato e se sì quanto tempo, più o meno, ci vorrà?

Le fasi della lavorazione saranno: 1) messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante 2) ricostruzione strada 3) ricostruzione stradina comunale di via Annunziatella. Si è scartata l’ipotesi di apertura a senso unico alternato perché interferirebbe sui lavori, rallentandoli.

 

Ringraziamo l’ingegner Pierluigi Califano per averci concesso un po’ del suo tempo.

 

INTERVISTA IDEATA E REALIZZATA DA EDOARDO CIOTOLA

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