Non è questo il turismo che vogliamo!
Turismo ad Agerola: si deve e si può fare di meglio. Dai parcheggi ai servizi igienici, c'è bisogno di alzare il livello.

C’è sempre la luce in fondo al tunnel. Dopo lunghi mesi oggettivamente desolanti, complice il bel tempo, maggio sta rappresentando il momento della rinascita per Agerola. Finalmente, seppur solo di sabato e di domenica, si rivedono moltissime facce nuove in tutte le frazioni. Il che è un fatto positivo, di per sé.
Anno nuovo, vecchi problemi
Ma l’anno nuovo riporta alla luce vecchi problemi, che già denunciammo nello stesso periodo del 2020. La critica più frequente che viene fatta sui social dai residenti è che molte delle facce sconosciute che vediamo tra San Lazzaro e Bomerano “non lasciano un euro” al paese, mentre l’immondizia un po’ ovunque la lasciano eccome. Tuttavia nessuno può obbligare altre persone ad acquistare cibo e bevande nei negozi del paese e gli incivili che sporcano sono ovunque, anche tra gli agerolesi.
Già nel 2020 La Voce di Agerola propose di istituire una congrua percentuale di famose strisce blu e gialle (per residenti) ad Agerola, eliminando l’antiquato disco orario. A settembre/ottobre si voterà e nell’ultimo Consiglio Comunale l’argomento parcheggi a pagamento non è stato neppure menzionato, segno che anche nel 2021 il nostro paese sarà un enorme parking gratuito a cielo aperto.
Da segnalare è anche la mancanza di servizi igienici pubblici, un altro potenziale modo per portare qualche centinaia di euro ogni mese nelle casse comunali. O quantomeno evitare che l’uso della toilette ricada sui bar del posto.
Oltre ai sentieristi del sabato e della domenica, ci viene segnalato che alcune persone lasciano l’auto a Bomerano per poi scendere ad Amalfi con l’autobus e fare comodamente ritorno nel tardo pomeriggio. Ciò causa anche problemi ai residenti, che specialmente di sabato e domenica mattina hanno serie difficoltà a parcheggiare, sia per fare acquisti, sia per tornare nelle proprie abitazioni.
Non è questo il turismo che vogliamo. O quantomeno se la libera circolazione delle persone – per fortuna – è consentita in zona gialla, è importante che questo enorme flusso umano porti, insieme agli inevitabili disagi, anche qualche vantaggio. Una tariffa simbolica di 50 centesimi all’ora oppure 5€ per tutta la giornata è oggettivamente alla portata di tutti. Molti sentieristi che non conoscono Agerola rimangono sorpresi quando sentono che “no, il parcheggio non si paga”. E la stragrande maggioranza di questi sarebbe ben disposta a pagare qualche spicciolo, anche perché il 99% di loro non va sui sentieri da solo ma in compagnia di almeno un’altra persona.
C’è anche chi eviterebbe Agerola pur di non pagare 5 euro di parcheggio? Molto bene: non abbiamo bisogno di questo tipo di “turisti”. Si parla spesso di “alzare il livello”. A noi sembra che ci siano enormi margini di miglioramento.