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SALUTE: un diritto o un lusso?

Dubbi sull'ipotetica chiusura della guardia medica di Agerola e la mancanza del medico in postazione 118 al centro di una raccolta firme organizzata dall'opposizione.

Ad Agerola è l’alba di un nuovo giorno, ovvero quello della privazione di uno dei fondamentali diritti degli uomini sancito, oltre che dalla Costituzione, anche dalle lotte che in passato i cittadini di questo paese hanno sostenuto per vedersi riconosciuto il bisogno di un luogo fisico dove avere le prime cure in emergenza.

Due elementi ci provocano apprensione e anche confusione, da un lato la guardia medica che sembra fare le valigie per lasciare il nostro paese privo di un presidio fondamentale per la tutela della salute e dall’altro la mancanza di un medico dell’emergenza 118 durante la notte. 

La nostra ASL (NA3) sembra abbia preso di punta il nostro paese senza tener conto che anche qui i cittadini vantano, come in tutto il resto del paese, il diritto alla tutela della salute, considerata la distanza dai centri ospedalieri e dai presidi di riferimento e questo a ridosso degli investimenti del Piano di Resilienza Nazionale che ha tra le sue finalità proprio il contrasto alla povertà sanitaria. A guardare questi ultimi avvenimenti sembra proprio che Agerola sia destinata ad un ulteriore strappo sanitario a danno di tutta la comunità, oppure vi è qualcosa che non sappiamo: forse la politica sta preparando un piano di intervento che metterà a tacere le nostre paure? 

Ci sembra per adesso, nonostante le richieste e le proposte dei consiglieri di opposizione, che nulla si prospetti all’orizzonte!

Quello stesso orizzonte che ha visto aggiudicare la gestione della locale postazione 118 ad una fantomatica associazione di Avellino che, nonostante il mancato rispetto di alcuni requisiti fondamentali dell’ avviso emanato dall’Asl per l’emergenza, dovrebbe sostituire la Misericordia di Agerola.

Ci chiediamo come sia possibile che un Avviso con relativa Manifestazione di interesse sia emanato da un Ente Pubblico come l’ASL senza che esso senta la necessità di avviare una programmazione e una progettazione condivisa  con tutti gli attori politici e del terzo settore afferenti ai nostri territori. Ci chiediamo come sia capitato che in fase di stesura dell’Avviso non si sia pensato ad un criterio di premialità per le associazioni come la Misericordia di Agerola che tanto hanno dato in termini di risorse umane e strumentali alla gestione della pandemia. Ci chiediamo come chi ha valutato i requisiti delle partecipanti all’Avviso non abbia visto la palese violazione di requisiti fondamentali. Possiamo dunque immaginare di tutto ed essere certi che ogni ipotesi sia quella giusta. Ecco perché da giovedì 17 Febbraio Voce di Agerola, Agerola Nostra, la lista Agerola Nel Cuore e quanti vorranno partecipare avvieranno una raccolta di firme per sostenere e chiedere a gran voce al mondo della politica e della sanità il rispetto del diritto inalienabile alla salute per i cittadini del nostro paese. 

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