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SCABEC : CULTURA E INTERESSI PRIVATI ?

L'allegra modalità di gestire le partecipate della regione Campania un focus sulla Scabec con tre domande al Consigliere Nappi.

La Guardia di Finanza continua a scavare tra le carte di Scabec, la partecipata della Regione Campania che si dovrebbe occupare di “cultura”. Nell’ultimo blitz  le Fiamme Gialle hanno acquisito soprattutto documenti e contratti che vanno dal 2015 a fine 2021. Sei anni che ora vanno sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, si indaga sui bilanci della Scabec e si cerca di trovare riscontri alle ipotesi accusatorie degli inquirenti ( assunzioni senza concorso a scopo puramente clientelare, sperpero di denari pubblico in attivita’ di facciata, interessi privati di un’apertura area politica in atti d’ ufficio)  dopo gli atti acquisiti finora. Intanto, il vertice di Scabec si è di fatto azzerato: dopo Rosalia Santoro sono arrivate anche le dimissioni “irrevocabili” del consigliere Aniello Salzano e della presidentessa Assunta Tartaglione. Stessa scelta anche per  l’ assessore del Comune di Fisciano Franco Gioia che si dimette dall’ Ente idrico Campano e dal PD, nonostante l’ Eic presieduto dal Luca Mascolo, si appresta ad assumere altre 15 unita’. 

“ Volevo avviare un processo di cambiamento e dare voce a chi non ha voce” dice Gioia – ma evidentemente non c’ e’ spazio per chi non e’ allineato al potere !

Abbiamo fatto qualche domanda al consigliere regionale Severino Nappi da sempre impegnato  a segnalare il mal governo della res pubblica ed in particolare della gestione dell’amministrazione regionale di De Luca .

Consigliere Nappi lei per primo ha sollevato molti dubbi sulla gestione della Scabec rispetto alle assunzioni e al valore prodotto sul territorio da questa società partecipata della regione Campania perché?

Si la Scabec è un chiaro esempio della gestione allegra del governatore della Campania, io stesso mi sono recato nella sede amministrativa per chiedere ulteriori fascicoli sui bilanci , assunzioni e contratti e d’altro canto le dimissioni dei membri del CDA e la Guardia di Finanza che entra e esce da questi uffici ci confermano che la verità non è quella del governatore che ormai mente su tutto. Una gestione clientelare della Scabec con assunzioni e licenziamenti dettati dalla discrezionalità del governatore De Luca e dei suoi amici  che merita approfondimento , chiarezza e trasparenza soprattutto per lo spreco di danaro pubblico e per il danno inflitto al mondo della cultura campana .

Lei crede che questa modalità di agire sia una prassi consolidata nella gestione amministrativa della regione Campania ?  

Guardi basta guardare la gestione di Procida Capitale della Cultura: De Luca il 31 marzo scorso ha dichiarato che la regione Campania per gli eventi collegati a questa grande opportunità ha impegnato 15 milioni di euro ma dalle delibere che abbiamo a disposizione ne risultano  molti meno(almeno 6 milioni in meno) , ma ci chiediamo perché far scendere in campo altre partecipate della regione e non la Scabec ? forse perché quest’ultima è in gravi difficoltà economiche? Accordi già raggiunti senza bandi di gara pubblici e nessuna traccia delle risorse dichiarate : De Luca deve delle risposte a tutti noi ,e a tutti i cittadini della Campania che si devono opporre a questo spreco di soldi pubblici senza precedenti.

Può darci una sua ultima valutazione sulla sanità campana  e sulla gestione della pandemia ?

E’ un fatto che De Luca non abbia firmato il patto per la salute (N.d.r: il ministero per la salute  cerca in tutti i modi di arrivare all’ok sui nuovi standard per l’assistenza territoriale e infatti il provvedimento è stato nuovamente messo all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni . Per ora la Regione guidata da De Luca non sembra voler cedere e ha ribadito il suo no ). Questo no, condanna la nostra regione ad un isolamento dannoso ed inutile unito alla vergognosa gestione dei tetti di spesa che di fatto bloccano periodicamente le erogazioni e le prestazioni sanitarie in una regione come la nostra che ha visto aumentare vertiginosamente gli indici di povertà . Per non parlare della gestione avvolta dalla nebbia della pandemia e delle azioni messe in campo per contrastarla e anche la camorra che ha le mani lunghe sulla gestione della sanità sembra non essere un pensiero per De Luca e per la sua giunta . I campani hanno diritto a potersi curare nella propria regione e il sistema sanitario con i suoi lavoratori deve essere tutelato.

E qui ad Agerola , nonostante i consiglieri di “ Agerola nel cuore”  lottano per avere un medico sull’ ambulanza del 118, l’ ASL Na 3 sud e la Regione latitano nel silenzio assordante degli amministratori !

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