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Il 25 aprile : Mattarella ad Acerra per le celebrazione della liberazione .

La festa della liberazione è una occasione per ricordare il dolore della guerra e dell'oppressione alla luce di ciò che succede in Ucraina speriamo che questo anniversario porti con sé la consapevolezza umana della pace

Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella celebrerà il 25 aprile nella città campana di Acerra dove è stato scritto uno dei capitoli più bui della nostra storia durante la seconda guerra mondiale. L’eccidio nazista di Acerra fu commesso tra l’1 e il 3 di ottobre del 1943.  Il centro storico del comune nel napoletano fu incendiato e più di 80 persone furono trucidate senza pietà dai tedeschi che cercavano di risalire verso il Nord. Una triste storia che il presidente Mattarella ricorderà per tenere lontano gli spettri dell’oppressione dei popoli come quello che avviene oggi in Ucraina.
Il pretesto per ammazzare civili inermi ad Acerra, fu il ferimento di un soldato tedesco addetto alla requisizione di automezzi ai civili. L’intero paese venne messo a ferro e a fuoco. Uomini,donne e bambini furono uccisi senza pietà.
La strage fu il culmine di una lunga serie di violenze e soprusi che l’inerme popolazione aveva subìto durante l’occupazione delle truppe germaniche in un periodo che segnava la smobilitazione dei tedeschi dal territorio campano.  La popolazione reagì contro l’oppressione dando vita ad azioni di contrasto contro il nemico attraverso forme di resistenza con i pochi mezzi a disposizione.
Quando i nazisti hanno cominciato ad incendiare case e a uccidere persone, i pochi uomini che erano rimasti, hanno preso i fucili da caccia e hanno cominciato a sparare contro i tedeschi, mentre le donne organizzavano i blocchi delle strade con i carretti e le masserizie. Anche la Chiesa scese in piazza a difendere gli acerrani. Il vescovo di allora, monsignor Nicola Capasso, difese la popolazione dai rastrellamenti, ma fu fatto prigioniero con loro.
Terribili furono le criminali rappresaglie che misero a ferro e a fuoco molte case di Acerra e uccisero più di 80 persone, uomini, donne, anziani, bambini. La vittima più piccola, aveva solo un anno, si chiamava Gennaro Auriemma.  La strage fu compiuta dalla Fallschirm-Panzer-Division 1 “Hermann Göring” nazista.
Quanto si consumò ad Acerra e nei territori circostanti, fin dai giorni precedenti la strage, rende testimonianza di quel desiderio di liberazione e di quel profondo sentimento di dignità, che emergevano al Sud dopo gli anni della dittatura e le tribolazioni del conflitto mondiale .
Nel 1999 alla città di Acerra è stata assegnata la medaglia d’oro al valor civile, per il grande coraggio e il generoso spirito di solidarietà con la quale si ricostruì dopo l’eccidio.
Resistere ad ogni violenza dire un no ad ogni guerra forse non basta, bisogna conservare integra la memoria storica per restituire dignità e sostegno a coloro che combattono per la libertà. Buon 25 aprile!

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