La Chiesa di San Lorenzo sorge nella località omonima, in un’area appartata e leggermente spostata rispetto al cuore storico del borgo di Bomerano.
Chiesa di San Lorenzo Martire, Agerola: storia
Le origini della chiesa di San Lorenzo ad Agerola risalgono al XIV secolo, sebbene le prime testimonianze documentate risalgono al 1358. In quel periodo, l’Abbazia benedettina di Santa Maria di Positano deteneva il diritto di patronato sulla chiesa e su altre strutture nella zona.
Nel 1548, il patronato passò alla famiglia De Luongo, mentre tra il XVII e il XVIII secolo fu controllato prima dalla famiglia di Don Gennaro de Avitabile e poi da quella del notaio Agostino Acampora.
Nel 1881, la chiesa ottenne lo status di rettoria, a conferma del suo ruolo centrale nella vita religiosa della comunità locale.
Tra il 1960 e il 1963, la struttura della chiesa fu oggetto di un significativo ampliamento e ristrutturazione. Un corpo adiacente in cemento armato e muratura, comprendente la canonica, la sacrestia e il campanile, fu aggiunto per migliorare la funzionalità dell’edificio e la sua capacità di servire la comunità.
Nel 2003, la chiesa di San Lorenzo ha subito importanti lavori di restauro. Questi interventi, volti al consolidamento delle strutture e al miglioramento generale dell’edificio, hanno incluso la realizzazione di sottofondazioni in cemento armato, il rifacimento del tetto e il consolidamento della volta di copertura, oltre a risarciture e iniezioni armate localizzate.
Tuttavia, durante i lavori, si è deciso di demolire completamente il campanile, la sacrestia e la canonica, ritenuti non più funzionali o strutturalmente compromessi. Situata nella frazione di Bomerano, la chiesa di San Lorenzo Martire condivide con la Chiesa di San Michele Arcangelo affinità architettoniche, entrambe caratterizzate da una facciata semplice e un campanile a vela. Queste chiese rappresentano simboli della fede e della devozione del popolo agerolese. Oltre a visitare la Chiesa di San Lorenzo Martire, ti invitiamo a scoprire anche la Chiesa di San Nicola di Bari per un’esperienza spirituale completa.
Agerola, Chiesa di San Lorenzo Martire: descrizione
La chiesa presenta una navata unica con sei cappelle laterali poco profonde (tre per lato), ricavate nello spessore dei muri perimetrali mediante archi a sesto acuto.
Il presbiterio, anch’esso di modesta profondità, è introdotto da un semplice arco su paraste e si eleva di un gradino rispetto all’aula. L’accesso alla chiesa avviene tramite un unico portale d’ingresso che conduce al sagrato. Sul lato sinistro si trova l’ingresso alla sacrestia. La facciata è a capanna. Sopra il semplice portale d’ingresso si apre un oculo ovoidale. Al culmine della facciata si trova la vela campanaria, che ospita una piccola campana. L’aspetto insolito della facciata è dovuto all’accentuata rastremazione delle pareti laterali, sottolineata dalla colorazione rossa che segue i contorni del prospetto.
L’aula della chiesa presenta una volta a botte leggermente arcuata e suddivisa in scomparti. Il presbiterio, invece, vanta un soffitto a volta a tutto sesto con finestre a lunetta ai lati. All’esterno, la copertura è a due falde pronunciate, realizzata con tegole di laterizio su struttura in legno. La sacrestia, infine, ha un tetto a falda singola, più basso rispetto a quello della chiesa.
La decorazione principale si concentra nella zona presbiteriale. Le paraste che delimitano l’arco di ingresso al presbiterio sono coronate da una cornice che si estende lungo le pareti laterali, terminando con lesene ricurve negli angoli. La parete di fondo è quasi interamente occupata da una cornice in stucco con volute e teste d’angelo, che incornicia un dipinto. L’altare, in muratura intonacata, presenta due piccoli angeli in stucco agli angoli e decorazioni floreali. Anche il tabernacolo è incorniciato da stucco con piccole volute.
La sacrestia si trova sul lato sinistro della chiesa, leggermente arretrata rispetto alla facciata principale. Si tratta di un ambiente unico, dotato di un piccolo servizio annesso. La sua struttura è in pietra calcarea e malta bastarda, con finiture in intonaco liscio.